Candidato a sindaco di Catanzaro Fiorita: “Non solo l’ambiziosa visione del futuro. A Catanzaro manca anche l’ordinario, il poco, il minimo indispensabile a rendere dignitosa la città”
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del candidato a sindaco alla città di Catanzaro, Nicola Fiorita (leader del movimento civico-politico Cambiavento).
“Non sono solo i grandi progetti a mancare, le cosiddette “visioni” del futuro. Quelle per cui occorrono coraggio e ambizione. Le amministrazioni precedenti hanno privato Catanzaro persino delle attenzioni più elementari. Quelle che fanno di una città, nella percezione dei suoi cittadini, un posto dove il vivere appaia quantomeno dignitoso.
Ci faremo carico anche di questo e predisporremo un intervento tempestivo e straordinario di cura, manutenzione e pulizia dei luoghi pubblici, a cominciare dal cimitero cittadino. È semplicemente inaccettabile vedere le condizioni in cui versa e immaginare con quale stato d’animo i catanzaresi guardino le tombe dei loro cari, soffocate da erbacce e sterpaglie. Chi ha governato Catanzaro ha la responsabilità di avere offeso persino il culto dei morti, uno dei valori fondanti della nostra cultura.
Ma non è solo il cimitero, naturalmente. Non c’è angolo della città, in centro e soprattutto in periferia, che non dimostri l’incuria di chi finora è stato responsabile della cosa pubblica. Lo ribadisco: non parliamo di grandi interventi ma di piccole cose come la pulizia spicciola di strade, aiuole, piazzette. Anche lì, dove qualche solerte amministratore ha pensato di raccattare consenso facendo realizzare un arredo, mettendo una panchina o una fontanella. Anche lì, passata la festa, gabbato lo santo. Inaugurazione, taglio del nastro e poi via libera all’abbandono. Senza contare le situazioni di pericolo che una tale incuria genera, come accede in alcune rotatorie dove le erbacce sono talmente alte da impedire agli automobilisti la vista sul traffico.
Sono questi i veri segnali d’allarme sulla inadeguatezza di una amministrazione comunale. Non il grande progetto (che non c’è), ma l’assolutamente ordinario, il poco, il minimo indispensabile. I catanzaresi lo sanno bene, perché di quella inadeguatezza sono le vittime. Lo sanno ed è a loro che chiediamo di liberarsene. Cambiamo Catanzaro. Cambiamola adesso. Cambiamola MÒ”.