Partiamo dalla fine del ragionamento: il trasferimento della facoltà di Giurisprudenza al Galluppi è una follia. La motivazione? Semplice, è un’idea fortemente anacronistica che poteva essere un’opzione valida nel 1998, ma nel frattempo tante e tali cose sono successe che politici e amministratori locali eternamente miopi forse non se ne sono nemmeno accorti.
In particolare, gli studenti, cuore pulsante di ogni Ateneo (e, aggiungo, della nostra società), hanno scelto in questi anni di far diventare “universitario” il quartiere marinaro che proprio a loro si è adeguato accogliendoli con case, servizi, trasporti, locali e movida, anche se il Sindaco Abramo preferiva strizzare l’occhio ai “Comitati Antirumore” costituiti per silenzare questa onda giovane e fresca che nel centro di Lido è sempre presente.
Ora, prendere fisicamente questi studenti e trapiantarli nel centro storico di Catanzaro al solo fine di tamponare la desertificazione del quartiere causata da decenni di malapolitica, come se fossero pedine in uno scacchiere, vuol dire dare il colpo di grazia all’Università tutta, con studenti già pronti a trasferirsi in altri Atenei.
Penso sia, invece, opportuno valorizzare l’idea di Campus a Germaneto, luogo con enormi potenzialità, soprattutto a seguito dei lavori sulla metropolitana di superficie che garantirebbe un ulteriore collegamento con la località (da Lido, da Lamezia). Lì sono presenti ottime residente universitarie, la mensa, campi sportivi, ristoranti nelle vicinanze e pullman da e per le altre province.
Certo, la situazione è da migliorare, soprattutto a livello di servizi e collegamenti, ma occorre avere una visione di un campus appendice dell’università intesa come entità educativa sempre posta in relazione ad una comunità urbana di riferimento; una piccola città, accanto o dentro alla città; una “cittadella universitaria” che si affacci alla “cittadella regionale” e che trovi al suo interno tutte quelle qualità che favoriscono a loro volta la qualità dello stare insieme, delle relazioni, dello studio e della crescita di ogni singolo studente.
Valorizzare quest’area, insomma, vuol dire pensare in termini di città metropolitana (che tanto invidiamo a Reggio Calabria) e non di singoli quartieri, avendo a cuore la modernità di un Campus volano dell’Università del futuro.
Infine, mi chiedo se qualcuno almeno uno studente lo abbia interpellato per conoscerne l’opinione prima di rispolverare l’idea del trasferimento di Giurisprudenza al Galluppi, vecchia di vent’anni.
Alessia Bausone – PD