Secondo la tesi delle associazioni “I Quartieri” e Codacons, l’organo che procede ugualmente alla nomina di legali esterni risponde per danno erariale
Chissà quanto ci costerà in parcelle questo stucchevole braccio di ferro, tutto ad uso e consumo degli show televisivi. Sembra destinata ad avere una ulteriore eco la batosta rimediata dalla Regione Calabria dinnanzi il TAR.
A finire sotto i riflettori, questa volta, sono gli incarichi esterni. Ciò che fa discutere è, infatti, l’attribuzione da parte della Regione Calabria, dotata di un ufficio legale interno e di avvocati preposti a tutelare le sue ragioni anche in sede giudiziale, di incarichi conferiti a legali esterni nell’ambito proprio del procedimento innanzi il TAR Calabria concernente l’ordinanza della discordia.
Riteniamo – sostengono Francesco Di Lieto ed Alfredo Serrao – che un Ente pubblico non possa conferire incarichi a professionisti esterni qualora l’ente stesso disponga di un proprio ufficio legale come, appunto, la Regione Calabria.
Secondo la tesi delle associazioni “I Quartieri” e Codacons, l’organo che procede ugualmente alla nomina di legali esterni risponde per danno erariale. In tal senso Corte dei conti, Sezione Lombardia sentenza nr. 102 del 4 luglio 2017.
Nuovi guai per il Governatore? Di certo non possiamo tollerare – conclude il Codacons – che siano i Calabresi a pagare il prezzo di decisioni “illegittime” ed inutili. Per questo motivo Codacons e I Quartieri hanno chiesto l’intervento della magistratura contabile.