DDL Calderoli: Bosco, Palaia, Buccolieri e M. Costanzo alla manifestazione di Napoli contro l’Autonomia Differenziata
NAPOLI, 17 MAR 2024 – Nella vivace cornice partenopea, ieri si è svolta una manifestazione carica di significato e impegno civile contro il Disegno di Legge Calderoli sull’Autonomia Differenziata. Tra i partecipanti, anche esponenti politici provenienti da diverse realtà territoriali, tra cui il presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, i consiglieri comunali Gregorio Buccolieri e Daniela Palaia, insieme alla consigliera Manuela Costanzo.
La presenza di tali rappresentanti catanzaresi ha rafforzato il fronte dell’opposizione alla proposta legislativa che, secondo i manifestanti, rischia di accentuare le disparità tra le regioni italiane, colpendo in particolar modo il Mezzogiorno.
In un clima di ferma determinazione e unità d’intenti, Bosco ha ribadito la posizione del gruppo catanzarese, inserita in un più ampio contesto regionale avviato dal sindaco Nicola Fiorita, evidenziando l’urgente necessità di affrontare le crescenti disuguaglianze che minacciano di frammentare ulteriormente il Paese.
“La nostra partecipazione – ha dichiarato Palaia, referente per la Calabria del “NOAD – Comitato per il ritiro di ogni autonomia differenziata – sottolinea la ferma opposizione a una proposta legislativa che rischia di amplificare le già profonde disparità territoriali, compromettendo l’accesso ai servizi essenziali, quali l’istruzione e la sanità, soprattutto nelle regioni meridionali.”
Il Disegno di Legge Calderoli, che conferisce alle regioni ampi poteri legislativi, gestionali ed amministrativi, viene considerato una seria minaccia all’unità giuridica, territoriale e culturale dell’Italia. “Le conseguenze – ha aggiunto Buccolieri – non sono astratte, ma tangibili e impattano direttamente sui cittadini, che dovranno scontare gli effetti di un disegno di legge ingiusto e inaccettabile.”
In un momento storico in cui la coesione nazionale è più che mai necessaria, la mobilitazione di figure istituzionali come Bosco, Palaia, Buccolieri e M. Costanzo rappresenta un segnale di resistenza e coesione, promuovendo un dialogo costruttivo e una visione inclusiva per il futuro dell’Italia.
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