Comunicato stampa del Consigliere comunale Fabio Celia (Fare per Catanzaro)
Ha vinto la linea morbida e dialogante Abramo-Polimeni-Filippo Mancuso. Merante e Triffiletti restano nella maggioranza al Comune, a prescindere se questi resteranno o meno in Forza Italia, a patto che “si identifichino nel perimetro della coalizione”. E’ rimasta delusa le pretesa del coordinatore di Forza Italia che avrebbe voluto la scomunica ufficiale dei due consiglieri scomodi e la loro espulsione dalla maggioranza.
Tutto ciò conferma quello che noi diciamo da mesi e cioè che al Comune si è ormai saldato un asse anti-Tallini che parte dal sindaco e dal suo gruppo e si allarga a Catanzaro da Vivere e ai dissidenti.
Mentre Tallini si accontenta di qualche briciola in chiave elettorale, come i due impalpabili e inconsistenti vice e il direttore generale della Provincia (quest’ultimo è stato candidato al Senato per Forza Italia), Abramo fa corsa a sé. Vuole giocarsi fino in fondo la partita della Regione (presidenza o vicepresidenza) e nominare lui il suo successore, già individuato in Marco Polimeni. Questo disegno gli permetterebbe di andare alla Regione e nello stesso tempo di continuare a comandare lui al Comune per tanti anni ancora.
Anche il sostegno elettorale a Tallini non è scontato. Il gruppo di Abramo ha già individuato in Filippo Mancuso il candidato per le regionali e non crediamo che “nessuno ci dissa nenta”. Tanto è vero che Filippo Mancuso si muove al Comune in assoluta libertà e si accredita come l’uomo forte del sindaco.
Tallini non si è accorto che con il documento di sabato si è saldato definitivamente l’asse che lo mette in minoranza nella maggioranza. I numeri sono impietosi. Forza Italia può contare solo su 3 consiglieri, a cui si aggiungono i 2 di Obiettivo Comune e forse i 2 di Officine del Sud. Totale 7.
Il fronte anti-Tallini può contare sui 6 del sindaco, sui 4 di Catanzaro da Vivere e sui 2 dissidenti, totale 12.
Sono cambiati i rapporti di Forza e man mano che si avvicinano le Regionali ne vedremo veramente di belle. Per ora, Merante e Triffiletti festeggiano. Nessuno li vuole espellere. Anzi!