Testo della dichiarazione diramata dall’assessore all’urbanistica Modestina Migliaccio Santacroce:
“È veramente angosciante per chi fa una politica corretta, finalizzata a garantire trasparenza ai procedimenti amministrativi, acquisire dalla cosiddetta graticola mediatica forme di insinuazioni subdole, costruite su ragionamenti e affermazioni false attraverso un sistema che imperversa da anni solo allo squallido scopo di ottenere consensi elettorali. Questo sistema rileva soprattutto la totale certezza della non conoscenza professionale nella specifica materia urbanistica: affermare che “tutte le aree a ridosso di quelle già costruite ed urbanizzate diventerebbero automaticamente edificabili”, e che ciò costituirebbe grave danno alla qualità urbana di Giovino e della città, è assolutamente la prova della non conoscenza della materia vista e considerata che, ormai, le insuperabili direttive dell’Unione Europea e le norme di recepimento della Legge Regionale e del Quadro Territoriale Regionale di recente approvato, prevedono espressamente che gli obiettivi da raggiungere per garantire la qualità urbana devono essere finalizzati al consumo di suolo zero e alla rigenerazione urbana e che pertanto le aree oggetto di interventi devono essere già dentro o a ridosso delle aree già oggetto di edificazione e comunque dotate delle adeguate urbanizzazioni primarie. In sostanza chi dell’opposizione fa questo tipo di polemiche non si rende conto, per mancanza di competenza o perché si avvale di supporti tecnici non idonei, che la sua posizione si pone contro un principio urbanistico e di pianificazione territoriale che è alla base di tutti i procedimenti pianificatori a livello nazionale e in coerenza con le direttive europee.
Il procedimento avviato sul comparto di Giovino è coerente con gli indirizzi per la redazione del PSC e con l’adesione al 27 quater della Legge Regionale con cui il Consiglio comunale si è già determinato sul consumo di suolo a saldo zero e, peraltro, ancora di più sempre coerente con le vincolanti norme del Quadro Territoriale Regionale. Infatti la tripartizione dell’area del comparto di Giovino, effettuata con un procedimento assolutamente trasparente e con formali atti urbanistici dotati di adeguate motivazioni, non fa altro che avviare un procedimento molto equilibrato in termini di interesse pubblico e privato.
La bugia e insinuazione sulla cementificazione che, con finalità politica priva di etica, ha affermato una parte dell’opposizione, è priva di ogni logica e, soprattutto, di diritto urbanistico, in quanto la potenzialità di edificazione non dipende dalla tripartizione dell’area ma esclusivamente dalle previsioni del Piano Regolatore vigente in efficacia giuridica dal 2002.
La tripartizione dell’area trova motivazione esclusivamente nel rendere compatibili, nel giusto equilibrio tra interessi pubblici e privati, le diverse aree con i successivi percorsi amministrativi che saranno esclusivamente nella decisione finale di competenza del Consiglio comunale dove ogni consigliere potrà esprimersi nella totale libertà finalizzata alla tutela della qualità urbana della comunità di appartenenza.
In sostanza, si tratterà di un’area ormai denominata “polmone verde di Giovino”, dove è previsto un bando internazionale allo scopo di stimolare società imprenditoriali di altissima qualità capaci di incidere positivamente sul mercato turistico nel pieno rispetto del profilo ambientale e paesaggistico; di un’area tra la stazione e la statale 106 che, successivamente alla realizzazione del parco commerciale “Le Fontane” e di numerosi altri grandi insediamenti commerciali nell’area in questione, ha assunto una tipologia di natura produttiva/commerciale e, di conseguenza, nell’interesse economico e occupazionale della comunità catanzarese, è logico che prevalgano destinazioni produttive sempre in totale conformità alle prescrittive previsioni del Piano Regolatore vigente; e infine di un’area tra il quartiere Giovino e il torrente Castaci che, in conseguenza di una necessaria concertazione, in termini di giusto equilibrio tra interesse pubblico e privato, con la proprietà privata esistente, consentirà di migliorare i servizi e le urbanizzazioni del quartiere di Giovino e la viabilità previa una strada di collegamento dalla statale 106 fino ai limiti demaniali della spiaggia di Giovino senza alcuno peso sul bilancio del Comune. Questa amministrazione sta procedendo con efficienza ed efficacia allo scopo di superare nell’interesse della comunità catanzarese, in termini di sviluppo occupazionale e in ogni caso nel pieno rispetto della tutela ambientale e paesaggistica del litorale di Giovino, avviando un percorso pianificatorio totalmente coerente con il redigendo PSC. Stante la certezza che anche il Piano Strutturale Comunale sarà redatto a breve cercando di compensare il danno prodotto, in termini di ritardo, da tutti i soggetti che hanno cercato di condizionare le scelte del Comune caratterizzate da legittimità e tutela dell’interesse pubblico per come riconosciuto dal supremo organo del Consiglio di Stato.
Si rasserenino quei consiglieri di opposizione pronti solo a polemizzare. In qualità di assessore lavoro e lavorerò sempre nell’interesse della collettività e mai dei singoli interessi privati. Se qualcuno di loro ha bisogno di chiarimenti o spiegazioni sarebbe opportuno che, prima di uscite pubbliche infelici, si recasse presso gli uffici che, come sempre, saranno a completa disposizione per dare ogni e più utile spiegazione. Mi auguro che in futuro ci si astenga da proclami populisti che non servono a nessuno se non a confondere i cittadini che vogliono solo trasparenza, chiarezza e correttezza”.