Riceviamo e pubblichiamo:
Fortunatamente non soffro di esterofilia. Per me Catanzaro resta la più bella città del mondo, nonostante sia ripetutamente stuprata da una classe dirigente ottusa e inconcludente, impegnata solo a sistemare sé stessa e i propri amici.
Ma come restare insensibili rispetto ad una simpatica “provocazione” che un mio amico cosentino ha voluto farmi ieri, inviandomi una foto di corso Mazzini (quello di Cosenza) gremito fino all’inverosimile per il “black friday”, scattata ieri alle ore 18 ?
“Siamo almeno ventimila e non sono pochi quelli di Catanzaro”, mi ha scritto ironicamente . Trovandomi io su corso Mazzini (quello di Catanzaro), ho voluto scattare personalmente una foto nel deserto, più o meno alla stessa ora. Il paragone tra le due immagini è stato devastante. Le ho postate entrambe stamani sul mio profilo facebook, scatenando centinaia di commenti, al tempo stesso preoccupati e arrabbiati. Qui non c’entra il campanilismo. Cosenza fa il suo dovere, è Catanzaro che non fa il suo.
La nota confortante è che tutti hanno voluto parlare, dire la propria, discutere, dire basta alla rassegnazione a cui ci ha condannati la premiata ditta Abramo. Forse siamo sulla strada buona, forse comincia ad avvertirsi il segno di una ribellione, con una presa di coscienza che così non si può più andare avanti.
Per Cosenza è stato il sabato del “black friday, per Catanzaro un “sabato nero”. Come tanti.
Sergio Costanzo Consigliere Comunale #fareperCatanzaro