Dichiarazione #Fare per Catanzaro
“C’è un teorema non tanto nascosto nelle parole – agitate – del consigliere Giovanni Merante. Un teorema, o meglio un vezzo di ingordigia politica che lo spinge in acrobazie legislative, una specie di lectio magistralis inutile e non richiesta, un tentativo di soffiare a pieni polmoni sul fuoco per fare fumo. Una coltre di fumo dietro cui nascondere la sola ed unica verità: il tentativo di ricattare politicamente il sindaco Sergio Abramo giusto per ottenere la delega alla mobilità?
La rivoluzione di Merante, quella che invoca chiedendo al sindaco Abramo la convocazione di un Consiglio Comunale dedicato alla discussione sullo stato del Corpo di Polizia Municipale, non è nemmeno surreale, visto che resta ciò che è. Un messaggio chiaro al sindaco Abramo e non soltanto al Comandante dei Vigili Urbani, dove il valore della politica si incrocia con il “monello” di turno, scoperto a forzare il barattolo della marmellata!
Noi l’abbiamo scoperto e francamente avremmo apprezzato il silenzio. Quello che è l’atteggiamento più responsabile, condito dalle scuse di rito, magari colpevolizzando la marmellata per essersi lanciata contro lo sventurato Giovanni Merante. Ma, così non è stato. Chi è la vittima? Di certo non è l’amico Merante che oggi vuole essere il trasparente di turno, che invoca un dibattito cittadino, ma che non dice fino in fondo tutto!
Già non dice perché nella sua gestione ha sventrato il Corpo dei Vigili Urbani? Non dice perché non c’è scorrimento nella graduatoria del concorso, l’unica a non scorrere diciamo per volere dell’assessore Danilo Russo? Non dice cosa ci sia di tanto prezioso in una delega, tanto da ricattare a giorni alterni, usando prima l’Amc ed oggi i Vigili Urbani? Non dice perché o meglio quali siano i motivi, se sono familiari, personali o impegni da adempiere assunti in campagna elettorale? Ma, soprattutto non dice perché diventa difensore del bene catanzarese nonostante i suoi silenzi sospetti, sospettosi e sospettabili…noi una risposta ce la siamo data, forse come fatto di inesperienza genuina e non organica. Quella risposta che ci porta a rispettare il ruolo del Consiglio Comunale, del Sindaco e della regola democratica di maggioranza e di opposizione. E’ per questo che riteniamo il consigliere Riccio un fuoriclasse della politica cittadina, dove la classe si costruisce con le battaglie, con le prese di posizione a viso aperto, senza indossare la maschera della trasformazione politica continuando a recitare un mantra: dove i voti pesano in Consiglio Comunale…
Ipotizzare a nuove panchine pensando che tutti possano vestire la maglia numero 10 se da una parte richiede fantasia in quantità industriale, dall’altra espone il potenziale goleador a verificare se esista al momento la taglia nella dotazione di spogliatoio, fatti salvi eventuali incroci di convergenze astrali, peraltro non sempre prevedibili. Insomma sia il consigliere Merante a fornire le risposte chieste, lasci in pace i Vigili Urbani e quanti, Riccio incluso, stanno facendo un loro percorso politico, dove le “50 sfumature di opposizione” sono e restano la sintesi di una storia politica di dignità. La stessa che non consente di trasformare le “sfumature”, solo per un interesse squisitamente personale, in una composizione cromatica di una scenografia delusa e deludente.”
#fareperCatanzaro gruppo consiliare