RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
‘Non sono plausibili le motivazioni addotte dal rappresentante della Calabria Swim Race, Domenico Gallo, in seguito alla mia denuncia alla Procura sulle anomalie relative al fatturato, comunicato dalla stessa Asd, che hanno indotto in errore la Provincia nella definizione della gara per la concessione della piscina del Poligiovino. Nello stessa tempo non giustifichiamo nemmeno tanto livore nei confronti del sottoscritto che negli anni ha sempre dimostrato trasparenza e legalità, forse al contrario dello stesso legale rappresentante che negli ultimi periodi si è accompagnato a politici o meglio ora ex politici guarda caso indagati per concussione sulla piscina? Sarà un caso che l’appalto della piscina V. Calio sia stato assegnato quando l’ex politico rivestiva ruoli cardine nel governo cittadino? Ai posteri l’ardua sentenza! Ma preghiamo lo stesso Gallo di non fare di tutta l’erba un fascio. Nello specifico, della mia querela, i numeri e i documenti parlano chiaro, basta solo leggerli e non ho alcun timore a darne visione ai cittadini, contribuenti che fruiscono di una struttura pubblica, che potranno farsi la loro opinione. Nell’ultimo anno di gestione (2016) la Calabria Swim Race, aggiudicataria dell’affidamento, rende noto un fatturato di 235mila euro, valore su cui è stato determinato il valore della piscina posto alla base dell’avviso pubblico redatto dalla Provincia. Ma leggendo le carte, il valore effettivo è quello di 294mila euro, tra l’altro presentato nel bando relativo alla gestione della struttura comunale V. Calio del quartiere Pontepiccolo.Quale sarà il dato vero? Di certo, se i documenti non mentono, l’associazione avrebbe dovuto informare la Provincia dell’errore legato alla comunicazione di un dato del fatturato non vero che potrebbe aver causato per l’ente intermedio un danno erariale. E di questo dovrà rendere conto non a me, ma alle autorità giudiziarie che sono sicuro vaglieranno attentamente la mia segnalazione. Voglio chiarire solo che non c’è alcun interesse personale o politico dietro questa vicenda: mi interesso da anni delle sorti della piscina, come delle altre strutture sportive cittadine – non erroneamente come riportato da Gallo dal 1998 quando non rivestivo nessun ruolo politico ed istituzionale – e che sono centinaia le mie denunce pubbliche e presso gli organi inquirenti contro le varie gestioni della piscina, molte volte anche a difesa della società del Gallo stesso. La cosa certa è che tutti sanno che ricopro con coerenza il mio ruolo di consigliere di opposizione, dal 2001 ad oggi tranne brevi parentesi di maggioranza, ma questa è storia, non chiacchiere da bar! Condivido con Gallo che lo sport dovrebbe essere visto come momento di crescita ed aggregazione e non come un limone da spremere per il sol vil denaro, come succede con la gestione delle piscine pubbliche! L’unica mia bussola è solo quella dell’interesse e dei diritti dei cittadini”.
Sergio Costanzo Consigliere Comunale #fareperCatanzaro