La Sentenza della Corte dei Conti delinea un nuovo scenario tra le file del partito di Forza Italia. Occhiuto , difatti, perde ogni preferenza.
Dissesto comune di Cosenza: ferma la corsa di Occhiuto alla Presidenza Regionale
Il verdetto della Corte dei Conti, che ha di fatto dichiarato il dissesto del comune cosentino, non lascia via di scampo al partito di Forza Italia.
Dopo il veto posto dalla Lega, Fi si ritrova costretta a dover scegliere un nuovo candidato.
La leadership di Occhiuto, sembra ormai essere giunta al termine. “Con la sentenza della Corte dei conti è crollato il mito del buon amministratore che era stato cucito addosso a Mario. Come facciamo a promuoverlo come sindaco quando ha mandato in dissesto la città? Non ci sono neanche i margini per fare una lista civica in solitaria” dichiara un parlamentare.
Anche i più fedeli al candidato sembrano aver accettato la sconfitta, sottolineando come sia stata comunque una “soddisfazione di vedere riconosciute le nostre proposte dal coordinamento nazionale, ma ora abbiamo il dovere di fermarci un attimo e ragionare. Il candidato sarà comunque di Fi, e dunque l’importante è salvaguardare l’unità della coalizione“.
Parte il toto nome: tra i favoriti Mangialavori
Dopo la disfatta di Mario Occhiuto, quindi si è alla ricerca di un nuovo possibile candidato. Tra i nomi compare anche quello del fratello di Occhiuto, Roberto. Questa proposta, però, trova il dissenso di molti: “No a un Occhiuto jr”, recitano.
Un altro nome che compare tra i nomi di Forza Italia è quello del Sindaco catanzarese Sergio Abramo. “Se Occhiuto era ritenuto un buon sindaco, perché Sergio adesso non dovrebbe provarci?“,chiedono i sostenitori del catanzarese.
Questi due nomi parrebbero cadere però davanti al favorito Mangialavori. Quest’ultimo, infatti, gode della stima e dell’approvazione sia del partito regionale che del gruppo parlamentare al Senato.
Mangialavori è un volto fresco, giovane. Medico del vibonese aveva, già in passato, espresso volontà di candidatura per la presidenza regionale. Il partito accoglierà la sua richiesta? Staremo a vedere.
Occhiuto non si sente escluso
Nel frattempo, Mario Occhiuto non si sente fuori dai giochi. Assieme ai fedelissimi, che ancora gli stanno accanto, dichiara: “non cambia nulla sul piano della mia candidatura“.
Ai vertici, però, non sembra essere così: Mario Occhiuto ha perso la guerra.