Ieri sera, il Premier Giuseppe Conte ha illustrato il nuovo Dpcm per cercare di risolvere l’emergenza sanitaria in Italia che resta fissata entro il 31 luglio 2020, data deliberata a fine gennaio di questo anno. Il premier si augura e non ha escluso che l’emergenza possa rientrare prima di questa data.
“Siamo pronti in qualsiasi momento e ci auguriamo prestissimo di allentare la morsa delle misure restrittive e superarle” ha enunciato Conte.
Scioperi ed esercito
Conte ha commentato così circa le voci di presunti scioperi dei benzinai: “Sono convinto che non arriveremo a questo perché ho visto nel mondo sindacale un senso di responsabilità, dobbiamo tutelare la salute dei lavoratori ed è per questo che siamo stati 18 ore con i sindacati a Chigi. La De Micheli sui carburanti adotterà un’ordinanza in modo da assicurare i rifornimenti nella penisola, è chiaro che in questo momento dobbiamo presidiare le attività essenziali”
Riguardo il possibile intervento dell’esercito per obbligare a osservare le regole, Conte non lo ha negato.
“Ben venga l’aiuto dell’esercito ma i cittadini non devono pensare che la tenuta dell’ordine pubblico sia affidata solo a una militarizzazione dei centri abitati, le forze dell’ordine stanno già agendo in modo molto efficace.”
Il nuovo Dpcm ha inasprito i divieti
Sono state introdotte nuove restrizioni e anche pene pecuniarie nonché il carcere fino a 5 anni per chi viola la quarantena sapendo di essere positivo; il reato si configura come reato contro la salute pubblica.
Previste anche delle multe, da 400 a 3000 euro, se si trasgrediscono le regole imposte dal Dpcm.
Nella giornata di ieri, prima che il premier facesse il suo intervento, alcuni organi di stampa avevano parlato dell’eventualità della confisca di auto e mezzi di trasporto privati, questa ipotesi è stata scongiurata, in quanto è prevista la penale pecuniaria, di cui sopra, nel caso di infrazione delle regole.
Alle Regioni più poteri
In totale, ci sono 29 gruppi di limitazioni che il Governo italiano potrà adottare fino alla fine dell’emergenza. Anche le Regioni avranno la possibilità di imporre altre restrizioni sul territorio di competenza e negli ambiti consentiti.
Gli altri 28 punti e le regole da osservare contenuti nei Dpcm
Oltre alle multe e al carcere, ci sono altri 28 punti che fanno parte di questo decreto, e sono i seguenti:
- Per le multe, previsto anche il raddoppio per i recidivi e anche un eventuale aumento di 1/3 della sanzione se si è in giro in auto senza motivazione valida. Chiusura, post emergenza, delle attività commerciali che restano aperte nonostante il divieto: il periodo può andare dai 5 ai 30 giorni, anche per chi ha già avuto una sanzione;
- Vietato allontanarsi dal proprio domicilio o residenza senza valido motivo. Sono ovviamente compresi i trasferimenti dall’Italia verso l’estero. Ci si può spostare solo per esigenze lavorative e/o di salute e urgenza;
- Restano chiusi parchi, ville comunali, aree gioco e altri spazi pubblici;
- Non ci si può recare in altri comuni comunali, provinciali e regionali;
- Quarantena obbligatoria per i parenti stretti dei contagiati e per chi ha avuto dei contatti con chi è risultato positivo. Divieto assoluto di uscire di casa per i positivi.
- Vietati assembramenti e riunioni in luoghi pubblici;
- Vietati eventi culturali e sportivi nonché anche riunioni ricreative e religiose;
- Rimandate le cerimonie civili e religiose, limitazione dell’accesso nelle chiese;
- Restano chiusi cinema, teatri, discoteche. Serrate anche le saracinesche per sale giochi, sale scommesse e sale bingo, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi;
- Rimandati congressi e convegni, possibile fare solo videoconferenze;
- Sospesi tutti gli eventi sportivi. Chiuse le palestre e le piscine, anche se privati;
- Possibilità di ridurre o sospendere i trasporti pubblici;
- Chiuse tutte le scuole e le università, anche per gli anziani, i master e i corsi professionali. Sarà possibile svolgere le attività formative a distanza;
- Rimandati gemellaggi e viaggi di istruzione;
- Chiusi i musei e luoghi culturali;
- Limiti per la presenza fisica negli uffici, dando la preferenza al lavoro a distanza con smart working;
- Sospensione dei concorsi, possibile farli a distanza;
- Sospensione per tutti i negozi, fatta eccezione per quelle categorie che garantiscono beni alimentari e di prima necessità che dovranno assicurare la distanza sociale tra i clienti;
- Chiusi bar e ristoranti;
- Sospese le altre attività professionali salvo per quelle che sono di pubblica utilità, garantendo la sicurezza anti contagio;
- Vietate fiere e mercati, salvo quelli alimentari;
- Limitazioni per gli accompagnatori dei pazienti al pronto soccorso;
- Limitazioni per l’accesso di parenti in ospedali, hospice, residenze sanitarie e per gli anziani, nonché nelle carceri;
- Obbligo di autodenuncia al SSN per chi è stato, anche solo di passaggio, in zone a rischio epidemiologico indicate da Oms o Ministro della salute;
- Obbligo di indossare mascherine e guanti; Adottare le distanze di sicurezza;
- Lavoro agile anche in deroga alle discipline vigenti;
- Le attività consentite si devono svolgere evitando assembramenti e rispettando distanza e protocolli anti contagio;
- I Prefetti possono autorizzare deroghe alle varie limitazioni.
Saranno seguite le indicazioni del Comitato tecnico scientifico
“Fin qui abbiamo sempre seguito le indicazioni del comitato tecnico scientifico, abbiamo sempre seguito le loro indicazioni e mai disattese. Continueremo a farlo, al momento non c’è ragione di cambiare la nostra modalità sia di conteggiare i contagiati che di procedere ai test, abbiamo una linea di massimo rigore e massima trasparenza“. Ha dichiarato Giuseppe Conte durante la conferenza stampa.
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