Elezioni Calabria, Nicola Irto accetta: sarà lui il candidato a presidente del centrosinistra

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Nicola Irto

Il nome di Nicola Irto era stato fatto in data 8 febbraio 2021 -. In quella sera il PD si era riunito a Lamezia Terme, alla presenza del commissario regionale del partito, Stefano Graziano, i consiglieri regionali, parlamentari, segretari provinciali, il sindaco della città metropolitana di Reggio, Giuseppe Falcomatà e il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, per confermare la loro decisione riguardo le prossime regionali in Calabria. Così in quella data il gruppo dirigente del PD calabrese ha chiesto ufficialmente a Nicola Irto di accettare la candidatura alla Presidenza della Regione.

Si attende la comunicazione ufficiale, ma sembrerebbe che Nicola Irto abbia sciolto la riserva e abbia accettato la candidatura a governatore della Calabria.

Irto avrebbe così deciso di accogliere l’appello di sindaci e amministratori per un suo impegno diretto nel governo della Regione. La scelta, sarebbe dunque arrivata, a distanza di qualche giorno, anche per mettere un punto alla parallela ascesa all’azione civica mossa da Luigi de Magistris, appoggiato dall’ex capo della Protezione Civile, Carlo Tansi (ed ex candidato a presidente della Regione Calabria nelle ultime regionali) ed dall’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano.

L’esperienza di Irto e l’appoggio da parte di PD, Leu e Italia Viva

Nicola Irto, dunque, sembra rispondere all’azione civica e alla volontà di rottura di Luigi de Magistris, con una risposta ispirata all’istituzionalismo e all’esperienza acquisita in campo nonostante l’età. Il candidato a presidente del PD è stato infatti presidente del Consiglio regionale durante la legislatura guidata da Mario Oliverio.

Irto ha ottenuto il pieno appoggio, oltre che dal PD, anche da parte di Leu, Italia Viva e Psi, nonché di moltissimi amministratori. Il centrosinistra sembrerebbe dunque compatto nella scelta di Nicola Irto.

E il Movimento 5 Stelle?

E il Movimento 5 Stelle? Dopo la sofferta apertura al Governo Draghi a livello nazionale, che ha provocato delle rotture all’interno del partito, adesso il M5S, a livello locale, dovrà nuovamente capire che strada intraprendere. Quella dell’istituzionalismo (veste che da qualche anno a questa parte sembra indossare bene)? O quella della denuncia, della rottura con il passato e del movimento civico?

Possibile apertura al dialogo tra Nicola Irto e Luigi de Magistris?

A proposito di movimento civico, non è da escludersi un’apertura di Nicola Irto del PD con l’ala civica. Chissà magari lo stesso Irto potrebbe chiedere a Luigi de Magistris di fare un passo indietro e di sostenere un’azione congiunta.

C’è da considerare però il tempo a disposizione necessario per presentare le liste e per aprire un dialogo, non scontato e non facile, tra i due “poli”, politico e civico.

Infatti, a meno che la data delle regionali non slitti al periodo di giugno – settembre, non sembra ci possa essere il tempo necessario per effettuare questo eventuale ed ipotetico cambio di rotta.