Capellupo e Palaia: “Il centrodestra ha appena il 35%. Con il campo largo si sarebbero conquistati in Calabria quasi tutti i collegi uninominali con un centrodestra che perde 14 punti e più di centomila voti rispetto alle regionali di un anno fa”
Le forze del “campo largo” che hanno sostenuto a giugno la vittoria di Nicola Fiorita hanno raddoppiato i loro consensi a Catanzaro, superando di slancio il 53% e relegando i partiti “oltranzisti” in Consiglio comunale – Lega e Forza Italia – ad un complessivo 12%. Anche il risultato del Terzo Polo e delle liste minori della sinistra rendono ancora più marginale il risultato complessivo del centrodestra che alla Camera e al Senato non arriva nella nostra Città al 35%, uno dei peggiori risultati nelle principali Città calabresi.
Sono questi dati reali, voti in carne ed ossa e non voti virtuali di “addetti ai lavori” come quelli previsti dalla legge elettorale della Provincia.
Resta il rammarico che a livello nazionale, nonostante la legge elettorale lo imponesse, i partiti e i movimenti del “campo largo” non hanno inteso replicare il laboratorio da noi aperto, con umiltà, in periferia.
Eppure, già all’indomani della vittoria di Fiorita avevamo indirizzato, da Catanzaro, un preciso segnale ai leader di Pd e Cinquestelle, purtroppo inascoltato. Basta fare due conti per capire che il “campo largo” avrebbe vinto in Calabria quattro collegi su cinque alla Camera e due su due al Senato. Le divisioni nel campo largo hanno pertanto impedito alle candidature progressiste di primeggiare nei collegi uninominali. Un vero peccato. A Catanzaro la vittoria di Nicola Fiorita al Comune ha liberato tante forze interessate al cambiamento e alla difesa dei diritti civili.
Un’analisi più accurata del risultato calabrese fa registrare che il centrodestra del presidente Occhiuto ha perso, rispetto alle regionali di un anno fa, 14 punti in percentuale (è passato dal 55.72% al 41,35%) e ben 127.000 voti ( da 424.000 a 297.000).
Ad ogni modo, la vittoria del centrodestra ha travolto anche l’esito delle elezioni provinciali in cui si è registrato il condizionamento politico delle varie figure apicali regionali scese in campo. Nonostante questo, per quanto riguarda i voti nella fascia dei grandi comuni, il sindaco Fiorita può contare 20 voti che arrivano dal Capoluogo. Un segnale che evidenzia come la sua maggioranza si è rafforzata rispetto ai numeri più contenuti che si sono palesati in Consiglio comunale.
Ora, superata questa fase di competizioni elettorali così ravvicinate, ci concentreremo sul Governo della Città, rispondendo alle aspettative che larghissima parte della cittadinanza ripone su di noi.