Finanziamenti sagre di quartiere: la nota di FareperCatanzaro e Cambiavento

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Riceviamo e pubblichiamo nota dei Gruppi Consiliari #fareperCatanzaro e Cambiavento:

Il 18 giugno è destinato a passare alla storia della città come quel giorno in cui l’amministrazione Abramo, modificando la decisione di non concedere più contributi per le sagre di quartiere, ha deciso di tornare a guardare con attenzione ai quartieri di Catanzaro.
Ovviamente si potrebbe obiettare che l’attenzione dovrebbe essere assicurata per tutto l’anno e non solo per un giorno particolare (in questo caso, il 23 giugno), ma come dice sempre il nostro super sindaco è facile parlare, criticare e giudicare; quello che è difficile è amministrare. Così difficile che, a dire il vero, a lui non riesce benissimo, ma questa è un’altra storia. 
E sarebbe altrettanto facile, scrivere due tre pagine per dire che ai quartieri della città servirebbe innanzitutto pulizia, sicurezza, cura dell’ordinario e dello straordinario, verde pubblico fruibile, mobilità efficiente, o addirittura acqua per tutto il giorno. Troppo, troppo facile. A noi, in questa città, piacciono le cose difficili, non c’è gusto se non c’è Ato, Ati, finanziamenti milionari, progetti faraonici, non c’è gusto se non c’è qualche conflitto di interesse, qualche zona d’ombra e qualche meraviglia futuribile da promettere per i prossimi anni. E allora chi volesse proprio incaponirsi nell’opposizione ad ogni costo potrebbe aprire un discorso sulle priorità della spesa pubblica, magari evidenziando che i pochi soldi a disposizione andrebbe spesi per le politiche sociali più che per le feste, ma una critica del genere susciterebbe l’ira funesta del prode Abramo, sindaco meraviglioso che tutto il mondo ci invidia e che da anni trascina Catanzaro in vetta ad ogni classifica sulla vivibilità. Sempre che ovviamente si abbia la cortesia di leggerle all’incontrario.
E, dunque, pur di non doverci sorbire qualche comunicato di risposta che enumeri per venti pagine tutto quello che è stato fatto senza che nessuno se ne sia accorto, applaudiamo convinti alla scelta del Sindaco di destinare tremila euro ad una associazione di San Pietro Magisano per l’organizzazione di una festa a Santo Janni, e rinunciamo pure a proporre domande pretestuose sicuri che ci sarà un motivo (mica sfuggirà anche a voi, cari concittadini) se si è scelta un’associazione non catanzarese e se si è scelto Santo Janni per iniziare questa nuova e felice stagione di finanziamento delle sagre di quartiere.
Ma una cosa, una sola piccola cosetta, vorremmo dirla. Visto che abbiamo a cuore quel principio costituzionale di eguaglianza che impone ai poteri pubblici di trattare tutti nello stesso modo (senza distinzione di razza, religione, sesso e probabilmente anche senza distinzione di voti ricevuti), vogliamo esprimere la certezza che il leader luminosissimo della nostra città vorrà concedere analogo sostegno economico alle associazioni di quartieri come Gagliano e Santa Maria, che vedono chiudersi gli uffici decentrati, quartieri come Mater Domini, Pontegrande, Piterà e Pontepiccolo da tempo completamente abbandonati dall’amministrazione, quartieri come Corvo, Aranceto e Fortuna che più di altri sentono il bisogno di momenti di convivialità comunitaria, o quartieri come Stratò che hanno dato i natali a consiglieri sempre in prima linea.
E poi magari, alla fine del giro, ci ritroveremo tutti come star, a bere un caffè a Santo Janni. Tanto offre il Sindaco, con i soldi dei cittadini.