L’ex presidente filo-occidentale della Georgia, Mikhail Saakashvili, è stato trasferito in ospedale dal carcere e ha dichiarato a Sky News di essere vicino alla morte. Saakashvili, protagonista della Rivoluzione delle Rose del 2003 ed ex capo di Stato in due mandati distinti, sostiene di essere stato avvelenato in prigione, ma l’attuale governatore georgiano respinge questa tesi, sostenendo che le condizioni di salute di Saakashvili siano dovute alla mancanza di nutrizione sufficiente. L’ex presidente ha affermato che se il suo peso scende sotto i 60 chili, i medici indica un’insufficienza multiorgano. Saakashvili è attualmente in carcere, scontando una condanna a sei anni per abuso di potere e sotto processo per altri tre capi di imputazione.
Il suo avvocato ha confermato il peggioramento delle sue condizioni e ha descritto Saakashvili come prigioniero in un campo di concentramento nazista. Nell’intervista, Saakashvili ha anche invitato i manifestanti a restare vigili e pronti a mobilitarsi con breve preavviso, a causa dello stato d’animo vendicativo del regime degli oligarchi. Il governo georgiano ha ora ritirato il controverso disegno di legge sugli “agenti stranieri” dopo le proteste dei manifestanti, ma Europa e Stati Uniti stanno monitorando attentamente la situazione nel paese, comprese le condizioni di salute di Saakashvili.