“A marzo partiranno i lavori per il terzo megalotto della 106”
“Daje Aldo” ha concluso così Marco Miccoli, commissario provinciale del PD, il suo intervento, mercoledì sera all’Hotel Roscianum, a favore del voto per Pippo Callipo presidente e Aldo Zagarese consigliere, il 26 gennaio prossimo. Un daje che riassume la volontà, la forza, l’impegno, l’entusiasmo che il PD tutto sta mettendo a favore delle elezioni regionali calabresi. Entusiasmo tangibile mercoledì sera all’incontro organizzato da Aldo Zagarese e che ha visto protagonisti, accanto al citato Miccoli, Stefano Graziano, commissario regionale del PD, il candidato presidente alla carica di governatore Pippo Callipo e il ministro Paola De Micheli.
L’entusiasmo in sala per Pippo Callipo e Paola De Micheli
Sala piena, applausi a scena aperta, abbracci, strette di mano, commozione e una trainante volontà di conquistarsi fino all’ultimo voto, casa per casa, perché la Calabria può e deve cambiare, e questo cambiamento può iniziare solo con Pippo Callipo presidente, perché Callipo può trasformare “l’impossibile in possibile” come dice la “signora Paola”, il ministro De Micheli. Donna delle istituzioni e del fare, energica e dalla forza vitale trascinante, Paola De Micheli ha confermato che a marzo sarà di nuovo in Calabria, per l’apertura del Terzo Megalotto della 106, un investimento già approvato di 1 miliardo e 335 milioni.
Fatti e non promesse
Fatti concreti e non promesse dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli. Sono in arrivo, il 30 gennaio sarà firmato il decreto, 14 milioni di euro per le strade provinciali.
Risposte chiare ai leoni da tastiera che, nei giorni scorsi, cianciavano domande a vuoto via comunicato stampa. “Il mio augurio per i calabresi e le calabresi è di avere un Governatore che sia all’altezza di questo ruolo e che sappia confrontarsi con il Governo nazionale. Dunque, il profilo ideale è quello di Pippo Callipo la cui storia parla chiaro”.
Toni duri e pervicacia nelle parole di Stefano Graziano, che parla chiaro. “Lo scontro è tra Salvini il lombardo e Callipo il calabrese”.
Le dichiarazioni di Callipo
Pacato nei modi, tenace nei contenuti Callipo parla e convince la platea: “Ho fatto questa scelta perché spinto da un ragazzo di 17 anni che mi chiedeva se mi sentissi responsabile per la situazione calabrese. Ho risposto che davo lavoro a molti. Ho accontentato il ragazzo, ma non la mia coscienza. Perché conosco la Calabria e l’ho vista appassire troppo negli ultimi vent’anni. Una settimana dopo decidevo di candidarmi perché non me la sento più di girarmi e guardare dall’altra parte. Ho visto nell’onorevole Zingaretti e nel ministro De Micheli una predisposizione per la Calabria, una passione per il nostro territorio e per la sua gente, soprattutto parlando di fatti e
cose da fare con determinazione e volontà. Sono d’accordo con Aldo Zagarese, questo territorio è come una Ferrari di cui abbiamo smarrito le chiavi e credo che con la determinazione di gente come lui noi possiamo ritrovarle! La Calabria deve far capire dal giorno dopo le elezioni che l’aria è cambiata, partendo dal riordino della burocrazia e da una giunta di gente altamente competente”.
Una serata emozionante al Roscianum, tanta gente, amici, sostenitori, imprenditori, ma soprattutto tanto, tanto entusiasmo da parte di tutti.
Le dichiarazioni di Zagarese
“Sono orgoglioso degli endorsement ricevuti dal commissario regionale, Stefano Graziano, da Marco Miccoli, commissario provinciale, dal candidato presidente Pippo Callipo e in ultimo dal Ministro Paola De Micheli, la signora Paola, come la chiama Callipo – afferma Zagarese – sostegni chiari, espliciti, per una Calabria libera e che sia in grado di rinascere dalle sue ceneri con Callipo presidente”.
“Sono lieto anche che il Ministro si sia complimentato per la grafica del mio manifesto elettorale, – prosegue Zagarese – per quel “con” e non “per” Callipo Presidente. Un “con” scelto e pensato. Un “con” che è condivisione d’intenti e ideali. Sono contento e nello stesso tempo amareggiato per i tanti applausi ricevuti nel parlare del vergognoso scippo che, ancora brucia come sale su ferite, del Tribunale. Sulla piaga della sanità”.
“E mi sento rassicurato – conclude – per quanto riguarda le infrastrutture primarie, 106 e strade provinciali. Sulla Zes al porto di Corigliano, un iter più lungo, in lento ma costante movimento. A breve sarà nominato il nuovo presidente dell’autorità portuale e questo darà impulso alla pratica. Mancano pochi giorni per prenderci quel #futuroadesso che meritiamo per noi e per il nostro territorio”.