Inchiesta “Gettonopoli” a Catanzaro: vincitori e vinti

La rete, ormai, è satura di articoli, interviste, dirette sui social e via discorrendo in merito all’inchiesta “Gettonopoli”, la quale ha coinvolto ben 29 consiglieri su 32 del comune di Catanzaro, città capoluogo di regione. CalabriaMagnifica.it, alla luce dei fatti che si sono succeduti nelle ultime settimane, esprime la sua opinione in merito a chi ne uscirà rafforzato e chi, invece, vinto da questa lunga diatriba. 

Vinti

Prima di parlare di coloro i quali, sicuramente, usciranno illesi o rafforzati da questa storia è bene parlare di chi, non schierandosi o facendolo in maniera erronea, uscirà sconfitto. In primis, di certo, lo sconfitto per eccellenza sarà il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo (leggi l’articolo in merito alle sue dichiarazioni). Quest’ultimo, probabilmente non al corrente al 100% di ciò che stava accadendo nelle stanze comunali, ha preferito non esporsi e lasciare la patata bollente nelle mani del giovane Marco Polimeni. Ora, si ritrova con un comune che perde pezzi giorno dopo giorno e con una maggioranza tutta da ridefinire (leggi articolo su quest’ultimo punto). Il presidente del consiglio comunale, il quale rientra tra i tre non indagati, dal canto suo, potrebbe essere un altro vinto. Per di più perché, non solo nel programma televisivo “Non è l’Arena” di Massimo Giletti ma anche nel programma “Articolo 21” di Lino Polimeni, è sembrato inesperto, incapace di mostrare la freschezza della sua giovane età.

Anche i consiglieri Bosco e Fiorita, di certo, rientrano tra coloro che ne sono usciti sconfitti perchè le loro dimissioni hanno, di fatto, decretato il fallimento dell’opposizione. Inoltre, tra i vinti, ritroviamo il Dott. Cecchi Paone. Quest’ultimo, più volte durante la trasmissione del Dott. Giletti, si è espresso in maniera negativa in merito alla gestione amministrativa dei comuni calabresi, cadendo in un’inutile generalizzazione. Inutile perché, nella nostra regione, ci sono comuni composti da professionisti che lavorano, anche se non sono a favore di telecamera, e, giustamente, non fanno notizia perché dovrebbe essere la normalità. Quest’ultimo esempio di Calabria, certamente, non verrà alla luce e, se la stessa, secondo la nostra opinione, risulta tra i vinti, è perché i primi a non amarla sono i calabresi stessi ed a livello nazionale non può che passare un messaggio sbagliato. 

Vincitori 

Chi, invece, ne uscirà vincitore, da questo caos mediatico, è Lino Polimeni. Quest’ultimo, padre di Marco Polimeni, ha dimostrato, a livello nazionale, di essere un professionista serio, in grado di scindere la famiglia dal lavoro ed in grado di criticare, anche aspramente quando necessario, il proprio figlio. Inoltre, sicuramente, ne usciranno rafforzati coloro i quali hanno rassegnato le proprie dimissioni da consiglieri comunali  e, anche se indagati, stanno lottando affinché la politica del capoluogo cambi rotta.

Da quanto abbiamo scritto, emerge una sola cosa: la politica nella nostra regione, così come in tutta Italia, pensa più al bene proprio che a quello dei cittadini. La speranza è che, in futuro, tutti lavorino onestamente e che la Calabria arrivi ai favori della cronaca solo per vicende positive che ci facciano dimenticare, anche solo per un momento, il presente che stiamo vivendo.