Testo della dichiarazione diramata dal sindaco Sergio Abramo:
“Le stringate battute attribuitemi dai giornalisti Caporale e Buttafuoco sul mio rapporto con il presidente Floriano Noto non rendono bene il mio pensiero. Capisco la necessità di sintetizzare in poche righe una lunga conversazione, basandosi su semplici appunti, ma credo sia necessario che io illustri più compiutamente il mio ragionamento. E’ vero che, per la prima volta da quando sono entrato in politica, mi è mancato alle ultime elezioni comunali il sostegno della famiglia Noto. Incomprensioni, spesso alimentate ad arte da taluni settori politici, hanno determinato un irrigidimento delle posizioni e la scelta di Floriano, per carità legittima, di appoggiare altro candidato a sindaco. Posso assicurare tutti che già la notte del ballottaggio ero al lavoro, con i miei più stretti collaboratori, a contattare tutti gli imprenditori nel tentativo di salvare la nostra amatissima squadra di calcio. A quel punto, Floriano Noto e la sua famiglia hanno compiuto un gesto di amore così nobile e così alto da lasciare tutti senza parole, assumendosi il grave onere di evitare alla città l’onta e l’umiliazione del fallimento della gloriosa compagine giallorossa. Solo chi non conosce il valore sociale, economico e culturale del Catanzaro Calcio, può sottovalutare il miracolo compiuto da questi imprenditori. A loro sono sinceramente grato.
D’altronde, non avendo la famiglia Noto mai avuto alcun interesse o rapporto imprenditoriale con il Comune, la scelta di rilevare la società giallorossa è stata assolutamente disinteressata e non condizionata dall’esito delle elezioni. Anzi – e questo l’ho molto apprezzato – i Noto hanno evitato di acquisire il Catanzaro prima del voto, proprio per non condizionarne il risultato finale.
Lo confermo: la vicenda sportiva mi è servita per recuperare un rapporto bello e sincero con la famiglia Noto che – lo ricordo a tutti – produce occupazione e lavoro per centinaia di persone in città. Ho apprezzato molto che, lasciandosi alle spalle i veleni della campagna elettorale, Floriano e i suoi fratelli si siano messi al servizio della città, salvaguardandone uno dei più importanti patrimoni sociali e sportivi. Se si guarda bene a ciò che è successo, si tratta di una bella storia, favorita anche dal ruolo fondamentale svolto da un comune amico che non c’è più, Giovanni Colosimo, che con la sua saggezza e la sua intelligenza ha favorito la ripresa del dialogo tra di noi. Spero di avere chiarito il senso del mio pensiero e non ho alcun rancore nei confronti dei giornalisti che, lo ripeto, avevano il difficile compito di sintetizzare. Sono sinceramente al fianco del presidente Noto nel suo instancabile lavoro rivolto a riportare l’Us Catanzaro nel grande calcio professionistico, rinverdendo una gloriosa e indimenticabile storia”.