Il DDL Zan è stato calendarizzato al Senato. Probabilmente grazie alla massiccia campagna attuata attraverso i social, ovviamente a suo sostegno, il DDL è stato sbloccato sebbene non senza polemiche.
Alessandro Zan, deputato Pd e promotote del disegno di legge, lo comunica con entusiasmo attraverso il suo account Twitter: «La legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo è stata calendarizzata in Commissione Giustizia al Senato. Finalmente ora può iniziare la discussione anche in questo ramo del Parlamento, per l’approvazione definitiva»
La maggioranza appare spaccata riguardo l’argomento, ma anche la CEI ha espresso i suoi dubbi circa il decreto legge.
Intanto, il relatore sarà il leghista Andrea Ostellari sebbene abbia assicurato che garantirà tutti, indipendentemente dalla sua “fede” politica.
Riguardo la scelta di Ostellari, Zan ha invece espresso il suo disappunto affermando: «Ostellari relatore è un altro modo di affossare la legge».
La CEI, dal suo canto, non nasconde che a riguardo ci sono «Troppi dubbi, serve dialogo aperto e non pregiudiziale».
La messa ai voti per la calendarizzazione del DDL Zan è passata con 13 sì e 11 no. Contrario il centrodestra. A sollecitare l’avvio della discussione sono stati invece (da tempo): Pd, M5s, Leu e Italia viva.
Il provvedimento era stato approvato in prima lettura alla Camera il 4 novembre 2020. Nei mesi successivi, come è noto, sono seguite polemiche e resistenze che ne avevano di fatto bloccato la discussione in Senato. Ora, come afferma Ostellari, non è escluso che se ne parlerà in Senato già nella prima settimana di maggio.
Ricordiamo che il contenuto del DDL n. 2005 concerne “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza
per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale,
sull’identità di genere e sulla disabilità”
Leggi il contenuto del DDL Zan sul sito del Senato
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