Dimissioni immediate di Paolo Parentela dall’incarico di coordinatore del Movimento 5 Stelle per la campagna elettorale relativa alle Regionali della Calabria
Da Roma i vertici del Movimento 5 Stelle hanno deciso di affidare alla piattaforma online Rousseau l’incarico di scegliere se partecipare o meno alle elezioni in Calabria e in Emila Romagna. Non l’ha presa per niente bene Paolo Parentela.
Questa decisione ha infastidito e non poco il deputato coordinatore Movimento 5 stelle della campagna elettorale in Calabria, Paolo Parentela.
Paolo Parentela si è infastidito a tal punto da prendere la decisione di dimettersi all’istante dall’incarico.
“Con il voto di oggi su Rousseau, i vertici del Movimento 5 Stelle – accusa Parentela – scelgono di non scegliere, deludono le migliaia di attivisti calabresi. I quali con sacrifici e rischi hanno sempre lavorato sul territorio.
Ignorano il percorso che abbiamo già avviato e scaricano su tutti gli iscritti la responsabilità di una scelta inquadrata in termini profondamente sbagliati“.
Gli stessi vertici – prosegue Parentela – hanno messo in gioco il futuro del Movimento piuttosto che quello dei cittadini della Calabria e dell’Emilia Romagna. Ai quali essi dovranno spiegare il perché della rinuncia a presentarci alle rispettive Regionali, nel caso in cui dovesse prevalere questo orientamento“.
Paolo Parentela non è neanche d’accordo con l’estensione al voto a tutti gli iscritti
Inoltre il deputato, non si spiega per quale motivo la consultazione online sia stata estesa a tutti gli iscritti. -“A tanti che, vivendo altrove, non hanno le informazioni e gli strumenti valutativi per pronunciarsi con piena coscienza”.
Poi aggiunge:“Non c’è alcun nesso tra l’annunciata riorganizzazione del Movimento 5 Stelle, l’ennesima da circa un anno, e la scelta di chiedere agli iscritti di ogni parte d’Italia se partecipare o meno alle imminenti regionali“.
A chiunque è chiaro – spiega Parentela –che si tratta di questioni diverse. Una è ristrutturare il Movimento, ampliare la partecipazione, immaginare e costruire insieme il futuro del Paese.
L’altra è dare il nostro contributo concreto per i prossimi 5 anni in Calabria e in Emilia Romagna. Evitando così la pericolosa deriva verso l’estrema destra indotta da un accecato Matteo Salvini. Artefice della caduta del primo governo Conte”.