Oggi, a margine della conferenza sulla Consulta dei Calabresi all’estero tenutasi nella Sala Oro della Cittadella regionale, il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha scambiato, con i giornalisti presenti, qualche parola sulla situazione del Partito Democratico.
Partito Democratico Nazionale e Regionale: È frattura?
Difatti, nei scorsi giorni il tra il Partito Democratico Calabrese è apparso diviso, o meglio frantumato, sulla questione Elezioni Regionali, rispetto al volere del Partito Democratico Nazionale.
Se da un lato il Partito Democratico Calabrese vuole ricandidare il presidente uscente Mario Oliverio, dall’altro lato il Partito Democratico schierato con il Segretario Nicola Zingaretti vuole un nome nuovo che porti del cambiamento.
Lo scollamento tra il volere regionale e quello nazionale è palese e palpabile. Non si riesce a trovare un punto in comune, nonostante i circoli calabresi del Partito Democratico chiedano, durante l’assemblea tenutasi a Catanzaro, delle primarie.
Oliverio: “il Partito Democratico ha bisogno di confronto“
A chi chiede, quindi, se lo scollamento tra Partito Democratico Nazionale e Partito Democratico Regionale è così tanto insanabile, il Presidente Oliverio risponde:
“Io credo che la manifestazione tenutasi a Catanzaro, promossa dai circoli, dai segretari, dai sindaci e dagli amministratori regionali del Partito Democratico, possa essere intesa come un confronto positivo.”
“Il Partito Democratico ha bisogno di confronto, di coinvolgimento. – prosegue – C’erano persone impegnate nelle varie realtà locali. Una grande forza politica deve aprirsi all’ascolto, deve ascoltare il proprio corpo, quindi tutti quei segretari, amministratori e sindaci che hanno la tessera del Partito Democratico.”
“Io stesso sono una persona del Partito Democratico. A mio parere, una manifestazione come quella dell’altra sera, che ha visto la partecipazione di più di mille persone, non può essere definita una prova muscolare.”
“Queste affermazioni – conclude Oliverio – sono di tempi passati più cupi di quelli attuali, dove i partiti erano più centralisti. Non ho mai assistito a tentativi di imposizione come questo”.