Luigi de Magistris annuncia ufficialmente che sarà uno dei candidati per diventare governatore della Calabria. Attualmente, le elezioni sono previste per l’11 aprile, ma occorrerà vedere se la pandemia farà slittare ulteriormente la data, come già avvenuto.
“Sono indissolubilmente legato a questa terra”, ha detto il sindaco di Napoli, anticipando un programma chiaro e forte e un team di persone che hanno storie individuali e collettive credibili.
“Sono stato fermato per aver individuato un Sistema criminale, composto da politici, affaristi, magistrati, professionisti ed uomini delle istituzioni, che gestiva in modo illecito fiumi di denaro pubblico che erano destinati allo sviluppo della Calabria. La mia radice è questa, un uomo di giustizia che si è anche scontrato con la legalità formale divenuta abuso del diritto”.
“Da magistrato in Calabria ho dimostrato fedeltà alla Costituzione applicando l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Ho pagato un prezzo altissimo perché non sono scappato e non mi sono girato dall’altra parte anche quando ero consapevole che mi avrebbero fatto fuori. Sono autonomo e libero, senza prezzo”.
Da un punto di vista strettamente personale, De Magistris ha ricordato che: “Da bambino ho passato le estati dal 1975 al 1992; la prima sede da pubblico ministero per scelta dal 1995 al 1998; il ritorno per scelta dal 2003 al 2008, cacciato dal sistema per aver investigato il sistema criminale; le estati dal 1995 ad oggi. Moglie calabrese, un figlio nato in Calabria. Sono napoletano doc, genitori napoletani, nonni paterni di origini lucane, nonno materno di origini siciliane. Insomma orgogliosamente un uomo del Sud”.
Riguardo l’alleanza con Carlo Tansi, il leader di Tesoro Calabria non ne fa un mistero e lo annuncia pubblicamente: “A breve incontrerò De Magistris. È chiaro che una nostra alleanza manderebbe a carte 48 tutta la resistenza di un Pd che non vuole cambiare, che puzza di muffa. Un Pd che non vuole de Magistris, come hanno dichiarato i suoi esponenti più illustri”.
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Why Not, De Magistris: “Le inchieste mi furono tolte per favorire gli indagati”