Domenico Tallini, presidente del Consiglio regionale calabrese, è stato arrestato e si trova ai domiciliari. Arrestate altre diciannove persone per rapporti tra politici locali e ‘ndrangheta.
Meglio conosciuto come Mimmo, Tallini ha 68 anni ed è esponente di Forza Italia. Questa mattina, giovedì 19 novembre, i carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro lo hanno tratto in arresto, per via dell’inchiesta “Farmabusiness”.
Attualmente è appunto agli arresti domiciliari e sarebbe accusato di scambio elettorale politico mafioso. La Procura di Catanzaro ha evidenziato il suo ruolo nella Grande Aracri di Cutro (Kr), associazione dell’a ‘ndrangheta che ha radici anche in Emilia Romagna.
La cosca Aracri avrebbe fondato a una società a Catanzaro per la distribuzione all’ingrosso di prodotti medicinali. Le farmacie e le parafarmacie avevano punti vendita in Calabria, ma anche in Puglia ed Emilia Romagna.
Il ruolo di Domenico Tallini sarebbe stato quello di supportare il commercio di questa società catanzarese e in cambio avrebbe avuto il sostegno della cosca malavitosa per l’elezione durante le regionali del 2014.
Nicola Morra, Presidente della Commissione Antimafia, commenta attraverso la sua pagina Facebook l’arresto di Mimmo Tallini: «Vi ricordate le ultime regionali calabresi, a gennaio 2020? Questo signore, attuale presidente del Consiglio regionale della Calabria, di Forza Italia, in virtù del codice di autoregolamentazione della Commissione Antimafia, risultava impresentabile. A suo avviso ero io che mi accanivo contro di lui per una ‘vendetta personale.»
Mimmo Tallini è il nuovo presidente del Consiglio regionale