Il famoso cartello all’ingresso di Riace che dava il benvenuto “nel paese dell’accoglienza” è stato sostituito. Al suo posto, c’è il cartello “paese dei santi medici e martiri Cosma e Damiano”.
Il neo sindaco leghista Antonio Trifoli evidentemente vuole che sia chiara la presa di posizione contro il sindaco precedente. Mimmo Lucano aveva infatti reso Riace un simbolo di pace e accoglienza famoso in tutto il mondo.
Ma non finisce alla rimozione del cartello lo smantellamento del “modello Lucano”. Pare che si vogliano anche togliere i grandi archi di legno che si trovano all’ingresso del “villaggio globale” in quanto abusivi.
Stessa sorte avranno i bellissimi murales sulle pareti del Municipio e lungo il Corso del paese.
Si dice che non ci sia stata una delibera comunale per rimuovere il vecchio cartello. Mentre per il nuovo l’Amministrazione comunale, collegata alla Lega, ha finanziato la sostituzione, nonostante non goda di grandi introiti.
Mimmo Lucano, che di recente è ritornato a Riace dopo 11 mesi di esilio, incontra quindi l’ostilità della nuova maggioranza leghista.
La nuova giunta ha intenzione di “rimodellare” anche il RiaceFestival. L’anno prossimo sarà organizzato direttamente dall’amministrazione comunale con nuove idee, nuovi direttori artistici, nuovi ospiti e nuovi eventi.
«Ma Riace è il mondo, Riace è ovunque» dicono dal Comitato Undici Giugno che non ha intenzione di cedere, alla notizia della rimozione del cartello.
Ci sarebbe molto da commentare circa la scelta sia dei santi sia dell’opportunità. Riace è anche famosa per i bronzi, perché non intitolare a loro il cartello?
C’è da aggiungere un dettaglio della storia dei santi Cosma e Damiano. Lisia sdegnato ordinò che fossero legati e flagellati. Dopo questo primo tormento, ordinò che fossero buttati a mare mentre il popolo gridava: “Siano salvi i nostri medici; si rispettino quelli che il mare stesso rispetta”.
Ma questo, nel cartello, ovviamente non viene enunciato e ricordato.
Annamaria Gnisci