I cittadini di Campagnella e dintorni, ringraziano. Ringraziano di non aver un podestà con le insegne di Forza Italia, ringraziano di poter continuare ad essere liberi e di non recitare, nell’imminente celebrazione natalizia, i pastori del presepe, sordi e muti e proni al volere anche del vice Re junior!
Delitto di lesa maestà il mio? No soltanto la netta comprensione che ancora in giro ci sono politicanti, eterni consiglieri comunali, chissà perché (?) che hanno difficoltà a seguire i tempi del 2.0, dove di fatto internet ed i social hanno sostituito i comizi in piazza ed i convegni (molte volte inutili ed improduttivi). Capisco che qualcuno –il solito- ha difficoltà ad aprire una pagina o un profilo sui social perché dovrebbe passare il tempo a cancellare insulti e cattivi parole e, non potrebbe reggere il confronto sul web. Non capisco, invece, perché chi -il solito- grazie alla politica ha maturato vitalizi e pensioni d’oro e, continui ancora, attraverso ricatti e pressione a voler indirizzare la vita sociale e commerciale del capoluogo.
Un giorno non va bene l’imprenditore che ha fatto le sue –il solito- fortune politiche, un giorno non va bene l’UDC per il solo fatto di non essersi prostrato alle richieste del podestà.
Un altro giorno si fa la guerra ad Oliverio per cercare, poi in privato, di avere tornaconti personali e magari nella formazione professionale; un giorno si ed un altro pure, si dichiara di credere in un Abramo bis e poi, in privato, si cercano altri candidati o si cerca di spianare la strada a qualche delfino – forse il vice Re – sicuramente più affidabile dell’attuale primo cittadino.
Insomma tutto sempre a carattere personale e mai per la collettività.
Quindi grande confusione nel cdx, o definito tale, cittadino dettate da strategie completamente sbagliate dal capo presunto della maggioranza e, grandi batoste non ancora completamente assorbite come le ultime provinciali.
Abilmente attraverso la vittoria schiacciante in città del no, il podestà ha cercato, visto la grande fase di appannaggio e di declino che sta attraversando, di intestarsi il risultato. Forma goffa e bigotta di una politica degna dell’età della pietra.
Ed ora ha la faccia tosta di accusare il sottoscritto di salire sul carro dei vincitori (?), cosa che lui conosce bene da Re indiscusso del cambio di casacca e del traversalismo: puro ideatore e promotore dei più grandi tradimenti politici del capoluogo, ma questa è storia scritta e risaputa.
Per ritornare al sottoscritto, che grazie a Dio, ha pagine e profili sui social è facilmente riconducibile la mia campagna per il NO, con tanto di post e di compiacimenti con numeri di adesioni di tutto rispetto e, la cosa che più mi meraviglia, che gli adepti del podestà che giornalmente, da profili dubbi, controllano la mia pagina, non abbiano riferito la mia fortissima posizione a favore del NO che in città si è sentita con tutta la sua deflagrazione…boom!
Consigliere Comunale – Sergio Costanzo