Nota stampa del 06.01.2021 di Alfredo SERRAO (*)
Ieri sera, con qualche ora di anticipo rispetto alla tradizione, la Befana ha bussato a Palazzo De Nobili ed ha consegnato una “calza esplosiva”, per il suo contenuto politico, proprio a Sergio Abramo, sindaco ormai traballante della città. Il dono che supera il classico carbone, ritenuto troppo dolce per l’occasione, era stato annunciato online da Domenico Tallini in un talk sul web. In pratica da ieri, Tallini ha staccato la spina e spento l’interruttore politico dell’Abramo quater, l’ultima esperienza amministrativa e non replicabile. Quale sarà ora l’iniziativa del sindaco Sergio Abramo?
Aspettando di conoscere le iniziative di Abramo, semmai ci saranno, non possiamo non fare una riflessione politica su quanto affermato, liberamente e coscientemente dal consigliere regionale Tallini, che nella giustezza del suo narrato, al quale nessuno è chiamato a giudicare, ha avuto parole pesanti e di estrema gravità rispetto all’attività del sindaco Abramo nei suoi quasi vent’anni di gestione della città di Catanzaro.
Tallini ha definito “Abramo zero in politica”, e questo non ci sembra tra le altre cose la meno rilevante, visto che sempre Abramo ha sostenuto Tallini nelle sue campagne elettorali, condividendo ogni scelta “politica”, in quella lunga marcia verso il deserto odierno, che sono stati gli anni di gestione anche politica nel comune di Catanzaro. C’è peraltro da rilevare che ha peso specifico e diventa paradossalmente una notizia di reato, quanto aggiunge sempre Tallini, quando afferma che: “nella gestione il sindaco ha assunto decisioni in particolare nella nomina dei dirigenti e negli affidamenti non sempre in linea con i dettati normativi”.
Se quello che dice Tallini ha un profilo di riscontro, che toccherà ora alla Magistratura di accertare, non avranno vita facile gli eventuali sherpa per ricomporre quella che sembra una voragine e non più una frattura. Già perché si è rotta quella solidarietà anche politica, tanto che le azioni dei singoli hanno come destinazione utile solo gli uffici della Procura, come conseguenza logica a quanto detto, mentre sul piano squisitamente politico Forza Italia e liste annesse (Obiettivo Comune e Officine del Sud) avranno l’onere di ritirare la fiducia e fare dimettere i rappresentanti di giunta.
Se così sarà, avremo valutato il peso politico che ancora conserva in città il consigliere regionale Domenico Tallini, che mette una pietra tombale sull’esperienza politica del sindaco Abramo, che si troverà ad un bivio: dimettersi o cercare di costruire in Consiglio una maggioranza di scorta.
Ci sarà questa ruota di scorta? Bisognerebbe chiederlo alle componenti di opposizione, quella che è muta e resta tale difronte alle affermazioni di Tallini, oppure a quanti da domani, visto che oggi è la festa della Befana, si riscopriranno “responsabili”.
(*) presidente Associazione I QUARTIERI