Martedì 30 marzo sarà una data da ricordare perché verrà tramutato in legge l’assegno universale, il primo pezzo del Family Act lanciato alla Leopolda dalla Ministra Elena Bonetti e sostenuto con convinzione da tutto il gruppo di ItaliaViva, partendo da Matteo Renzi che rivendica con orgoglio questo straordinario risultato.
Ma di cosa si tratta? È la senatrice Silvia Vono (Iv) a indicarne le caratteristiche principali: “parliamo di un assegno mensile – di circa 250 euro – che verrà riconosciuto per ogni figlio, dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni, attivo dal 1° luglio 2021, maggiorato dal terzo figlio e per i disabili (in tal caso, senza limiti di età). Ma uno dei principi che lo rende ancor più apprezzabile è la sua universalità – che la rende una vera e propria misura di politica familiare – perché sarà davvero per tutti, senza limitazioni e indipendentemente dal nucleo e dalle categorie lavorative dei genitori”.
Un provvedimento che mira a contrastare una delle crisi più gravi del nostro Paese, quella demografica. Ma come ha più volte ribadito lo stesso leader di ItaliaViva Matteo Renzi, l’assegno universale è solo il primo passo, infatti si trova nel testo del Family Act approvato in Consiglio dei Ministri insieme al sostegno alle spese educative dei figli, la riforma dei congedi parentali, l’incentivo al lavoro femminile, il sostegno al protagonismo dei giovani e delle giovani coppie. Tutte iniziative che vedono i membri di Iv come diretti protagonisti, con le caratteristiche di un vero partito riformista che rifiuta le misure spot e senza una visione complessiva, anteponendo l’unico interesse che la politica dovrebbe coltivare: quello per l’Italia.