“Mi chiedo come un governo che dimostra tanta incapacità e superficialità nella semplice nomina di un commissario possa occuparsi di una questione complessa e delicata come la gestione della sanità in Calabria. Conte e Speranza hanno trasformato la vicenda del commissariamento in uno spettacolo da Bagaglino, ma mentre l’Italia intera ride per la sequela di presunti complotti, avvelenamenti, show negazionisti, telefoni che non squillano e crisi coniugali, i calabresi sono atterriti per un sistema sanitario che nel pieno di una pandemia è lasciato in mano ad una banda di incompetenti”. È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro.
“Un ministro della Salute – prosegue Ferro – che indica un commissario senza prima accertarsi della sua disponibilità deve rassegnare immediatamente le proprie dimissioni, e con lui l’intero governo. La Calabria non può continuare ad essere abbandonata a se stessa, vittima di logiche spartitorie ancor più inaccettabili in un momento di emergenza così grave, mentre c’è necessità urgente di potenziare le terapie intensive, aumentare le degenze, attivare l’assistenza territoriale, rafforzare i laboratori per processare i tamponi. Ogni giorno che passa inutilmente per l’incapacità di questo governo rischia di costare caro in termini di vite umane”.
“Il governo Conte – dichiara ancora Wanda Ferro – ha giocato troppo a lungo con la salute dei calabresi, è il momento di dire basta a lottizzazioni e colpi di teatro. Non si guardino le appartenenze di partito né gli effetti mediatici: la Calabria ha disperato bisogno di normalità, di competenza e soprattutto di coraggio. In Calabria ci sono tanti professionisti capaci di ricoprire questo ruolo, in cui serve capacità manageriale, esperienza in campo sanitario, libertà da condizionamenti di ogni genere, ma soprattutto la volontà di dare un contributo di passione ad una terra che merita rispetto e attenzione”.
“Il governo abbia l’umiltà – conclude Ferro – di confrontarsi con il territorio e anche con le opposizioni, trovi un nome affidabile, competente e non divisivo, poi faccia tornare la Calabria al voto e metta fine al commissariamento per affidare la guida della sanità al nuovo presidente eletto dai cittadini”.