Nel cuore della Calabria, la Parrocchia dell’Assunta di Casenove celebra il Natale 2024 con un presepe che rappresenta la sofferenza globale: tra macerie, giochi distrutti e simboli di speranza
DECOLLATURA (CZ), 21 DIC 2024 – In un mondo sempre più dominato dal consumismo, il Natale spesso perde il suo significato originario, ma non nella frazione Casenove di Decollatura, dove la Parrocchia dell’Assunta propone un messaggio di straordinaria intensità. Il presepe allestito quest’anno, nella sua essenzialità e crudezza, racconta una storia di speranza che emerge dalle macerie, un simbolo potente di resilienza umana e fede.
Nel cuore di questo piccolo borgo calabrese, il parroco don Francesco Santo ha scelto di trasformare il presepe in un atto di denuncia e riflessione. “Dalle macerie, che rappresentano guerra, male, cattiveria umana, può rinascere la vita e una speranza di salvezza, come quella che ci dona il Salvatore con la sua nascita,” spiega don Santo, che guida anche la Parrocchia dell’Addolorata nella vicina frazione Cerrisi.
Le macerie di questo presepe non sono un dettaglio decorativo, ma il suo cuore pulsante. Al posto del tradizionale muschio, che di solito simboleggia la vita, ci sono scarpe, giocattoli e pupazzi: frammenti di un’umanità spezzata, che richiamano le sofferenze di milioni di persone colpite dai conflitti in Ucraina, Medio Oriente, Africa e altre parti del mondo. Persino il Bambin Gesù, nella rappresentazione di quest’anno, nasce tra le macerie, per sottolineare la capacità di rinascita e di speranza anche nei momenti più bui.
Al centro della scena campeggia la scritta “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e Pace in terra agli uomini”. Per il parroco, quel richiamo alla pace è più attuale che mai. “Proprio ciò che manca al mondo di oggi,” sottolinea don Santo, che affida al presepe un messaggio forte e universale: la bellezza e il valore della vita sono troppo grandi per essere distrutti, e la rinascita è sempre possibile.
Questo simbolico presepe è il frutto di un lavoro collettivo, che ha visto impegnati i parrocchiani con dedizione e sensibilità. “Ringrazio Corrado Musolino, Giovanni Petrone e la signora Maria Greco per il loro impegno. Hanno trovato il tempo per realizzare un segno importante per la comunità, come vuole essere questo presepe,” conclude il sacerdote.
Da un angolo della Calabria, il presepe di Casenove lancia al mondo un messaggio di fede, speranza e pace. Un monito, ma anche un invito: ritrovare, nel caos delle macerie che ci circondano, il coraggio di rinascere.
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