L’arcivescovo Bertolone contatta i giovani calabresi grazie a Jovanotti

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I motivi che portano un religioso a scrivere un libro possono essere diversi.
Apprezzabile risulta l’iniziativa di Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace sin dal 2011. Il fine è rappresentato sicuramente dal trovare terreno fertile di discussione e dialogo, punto di contatto con i giovani per arrivare a Dio, con un libro.
Questo suo modo è forse anacronistico, ma attuale, specialmente nei contenuti.
La riflessione parte da una canzone di Lorenzo Jovanotti: “Mi fido di te”, infatti una sua strofa viene presa in prestito per dare il titolo al testo: “Paura di cadere… voglia di volare”. Dopo aver letto di getto il libro è importante ascoltare la musica insieme alle parole, anche se la canzone risuonerà in testa naturalmente, senza far nulla, visto che si tratta di un grande successo di qualche anno fa. Diciamo che il titolo è facilmente riconoscibile e sapere che anche i religiosi ascoltino la musica popolare è consolatorio perché li avvicina molto di più alle persone: fedeli e non. Jovanotti è un cantante molto amato dal pubblico di ogni età e l’arcivescovo si serve della sua musica per arrivare ai più giovani e lanciare un messaggio di speranza.
Il libro è un viaggio di introspezione e riflessione di circa 80 pagine, edito da Rubbettino.
L’idea di riflettere partendo dall’ isolamento che ognuno di noi ha vissuto a causa del Coronavirus, rappresenta uno spunto importante per immergersi nella vita e nell’intimità più profonda.
Non è la prima volta che l’arcivescovo decide di scrivere, in passato ha realizzato altri testi per invitare alla meditazione e alla preghiera.
Il mondo virtuale ha cambiato e inevitabilmente inciso sulla sorte dei più giovani, che amano dialogare e conversare a distanza, tramite i social network.
Il testo è suddiviso in sette parti, un crescendo di pensieri e parole.
Sono presenti nel corso della lettura citazioni bibliche e riferimenti anche a papa Francesco.
L’esposizione è semplice e immediata, fatta di approfondimenti davvero interessanti. Nella prima pagina troviamo la dedica: “A chi mi ha accompagnato nella mia voglia di volare tenendomi per mano quando avevo paura di cadere”.