Periodo estivo e Confermazione

MONS. BERTOLONE
Mons. Bertolone Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace

Il periodo che va dalla fine della primavera all’ inizio dell’estate è il momento in cui generalmente si viene confermati in Cristo. Il periodo in cui si cresce nella fede per mezzo del sacramento della cresima.
Quindi la cresima o confermazione è uno dei sette sacramenti, per mezzo del quale si conferma personalmente tutto ciò che i nostri genitori hanno scelto per noi durante il battesimo.

Spirito Santo e Confermazione

Lo spirito Santo è Dio, Uno e Trino nella Santissima Trinità. È padre Creatore, è figlio in Gesù Cristo ed è anche Spirito Santo: nell’unione del padre e del figlio.
Lo spirito Santo scende durante il sacramento della cresima, donato alla Chiesa il giorno di Pentecoste, simboleggiato da una colomba oppure dal fuoco. Ricordiamo un episodio biblico in cui Noè librò nell’aria una colomba per capire se era terminato il diluvio universale. Dopo il volo, l’uccello tornò all’ arca con un ramoscello di ulivo tra il becco ad indicare che finalmente l’inondazione si era placata.

I doni dello Spirito Santo

Lo Spirito Santo disceso durante il sacramento della cresima ci dona 7 doni:
lo Spirito di Fortezza, d’ Intelletto, di Consiglio, di Sapienza, di Scienza, di Pietà e di Timore di Dio.

Il vescovo

La confermazione viene amministrata dal vescovo o dal suo vicario. Imprimendo il segno della croce sulla fronte del cresimando e recitando la formula: “Ricevi il sigillo dello spirito Santo che ti è dato in dono”. Il cresimando risponderà :”Amen”. Il vescovo riprende: “La pace sia con te”, il cresimando risponde: “E con il tuo spirito”. Con il termine cresima infatti si riferisce proprio all’unzione realizzata con il santo crisma da parte del vescovo sulla fronte del cresimando, composto da olio d’oliva con balsamo, benedetto il giovedì santo. Importante è anche l’imposizione delle mani compiuta dal prelato sulla testa del cresimando. Ricordiamo che Monsignor Bertolone, ripreso nella foto, è l’ arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace.

I simboli:

Il vescovo porta con sè dei simboli, andiamo a conoscerli più da vicino. Il bastone perché Gesù è un buon pastore che si prende cura delle “sue pecorelle”. La mitra invece è il copricapo usato durante le celebrazioni liturgiche. L’anello che simboleggia la fedeltà alla madre Chiesa e la croce sul petto, voluminosa per non passare inosservata.