Santa Rita: la luce di speranza e devozione che risplende da Rombiolo a Lamezia, illuminando le vite e ispirando miracoli in ogni angolo della Calabria
Oggi, in Calabria e in tutto il mondo, si celebra la figura di Santa Rita, conosciuta come l’avvocata dei casi impossibili. La sua storia, intrisa di fede, generosità e forza, continua a ispirare migliaia di persone, richiamando devoti da ogni angolo del pianeta. Nella regione calabrese, da Rombiolo a Lamezia, la devozione per questa santa è profonda e tangibile.
Rombiolo, un piccolo borgo in provincia di Vibo Valentia, e Lamezia, una città con un ricco patrimonio storico, si uniscono alle celebrazioni in onore di Santa Rita. In questi luoghi, le comunità si riuniscono in preghiera, testimoniando la persistente influenza e rilevanza della figura di questa santa nel tessuto sociale e spirituale della regione.
La storia di Santa Rita, originariamente Margherita Lotti, è un racconto di resilienza e perdono. Nata in una famiglia profondamente religiosa nel XIV secolo, Rita visse un matrimonio segnato dalla violenza e dalla tragedia, la sua gentilezza e pazienza trasformarono suo marito Paolo Mancini, un tempo irruento, inducendolo ad abbandonare le armi e abbracciare gli ideali cristiani. Dopo la perdita del marito e dei suoi figli, Rita scelse di dedicarsi interamente a Dio, entrando nel monastero agostiniano di Santa Maria Maddalena a Cascia.
La devozione per Santa Rita è accompagnata da numerosi racconti di miracoli e intercessioni divine. Si narra che, in risposta alle sue preghiere, un arbusto secco nel chiostro del monastero riprese vita e fruttificò. Anche una rosa e dei fichi raccolti in pieno inverno dal suo orto sono diventati simboli dei suoi miracoli. Il rito delle rose benedette, celebrato ogni anno il 22 maggio, rappresenta un momento di particolare devozione, durante il quale i fedeli portano a casa rose benedette come segno della protezione di Santa Rita.
Inoltre, le api sono strettamente associate alla figura di Santa Rita, con racconti che narrano la comparsa di api bianche sulla sua culla e di api nere sul suo letto di morte. Questi elementi, insieme alla spina dalla corona del Crocifisso, sono diventati attributi iconografici distintivi della santa.
Nonostante la sua beatificazione sia avvenuta solo nel 1626 e la sua canonizzazione nel 1900, la venerazione è cresciuta costantemente nel corso dei secoli, testimoniando il suo impatto duraturo sulla fede e sulla spiritualità delle persone in tutto il mondo. I resti della santa sono oggi custoditi nella basilica di Santa Rita, un luogo di pellegrinaggio per migliaia di devoti ogni anno.