È uscita ufficialmente Cantine d’Italia 2021, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine. Come ogni anno ha mantenuto come periodo di uscita il mese di dicembre e ora si trova in libreria, nell’e-commerce e a disposizione dei soci Go Wine. Una Guida alla Cantine, con una sua identità specifica, non una Guida tradizionale ai vini. Una Guida pensata per i turisti del vino, che racconta e scrive di vino partendo dalla “Cantina”.
La Cantina: luogo di storia, territori e tradizioni
La Cantina come luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti. Nel corso degli anni, la Cantina, è diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio, perché invita al viaggio e comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi.
Una Guida che privilegia il tema della narrazione perché raccontando la cantina, racconta le vicende che stanno attorno al vino e aiutano meglio a comprendere il profilo di ogni realtà. Pertanto, una guida che non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che desidera essere un’occasione per creare cultura a favore del vino e dei suoi territori. E per far riflettere sull’importante ruolo che la viticoltura italiana sta svolgendo a favore della bellezza e della valorizzazione di tanti territori.
Cantine d’Italia 2021: la guida edita da Go Wine
Una Guida edita da Go Wine e che mantiene inalterata la sua mission: promuovere la grande accoglienza italiana in cantina e comunicare anche attraverso un volume l’identità dell’associazione.
Il volume consiste in un articolato repertorio di cantine, ricco di dati e riferimenti che si aggiorna in ogni edizione, con nuovi inserimenti ed alcune esclusioni. E con nuove cantine che ottengono per la prima volta il riconoscimento de L’Impronta. Cantine d’Italia 2021 si presenta con una copertina rinnovata, 790 cantine selezionate, 235 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.350 vini segnalati, circa 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire.
Sono in totale 235 le “Impronte Go Wine” nell’edizione 2021: esse rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.
I tre elementi nella presentazione delle Cantine
Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle singole cantine e su cui si definisce una loro valutazione. Sito: luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico; ma anche sito come patrimonio di vigneti complessivo di cui dispone la cantina.
Accoglienza: la vocazione della cantina verso una parallela attività, sia per attività come agriturismo, B&B o ristorazione, sia per iniziative culturali che denotano un atteggiamento di “apertura” della cantina verso il mondo esterno. Vino: il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’exploit di una singola vendemmia; dunque anche tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, di una particolare cura verso specifiche tipologie di vini.
Go WIne: la Calabria e le sue 15 cantine recensite
La Calabria si distingue con 15 cantine recensite; di queste 4 ottengono il riconoscimento dell’Impronta Go Wine. Esse sono: Ceraudo Roberto – Marina di Strongoli (KR); Ippolito – Cirò Marina (KR); Librandi – Cirò Marina (KR); Serracavallo – Bisignano (CS).
Tutte le cantine dell’area che sono recensite nel volume sono:Caparra & Siciliani; Ceraudo Roberto; Colacino Wines; Feudo dei Sanseverino; Giraldi & Giraldi; Ippolito; Librandi; Marini; Matera Lidia – Tenuta Terre Nobili; Serracavallo; Spadafora 1915; Statti; Stelitano; Tenuta Iuzzolini; Viola Luigi.