Carruba: il tesoro nascosto della Calabria da valorizzare

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La Carruba: scoprire il valore nascosto di un frutto della Calabria, dalla tradizione gastronomica e benefici per la salute alla bellezza ornamentale e riconoscimento internazionale

La carruba, un frutto straordinario che cresce spontaneamente in Calabria, specialmente nella Locride, rappresenta una risorsa ancora sottovalutata nonostante i numerosi benefici che offre. Questa pianta, originaria della Siria e diffusa in Medio Oriente e Nord Africa, è conosciuta anche come “pane di San Giovanni” per la tradizione che narra del santo nutrirsi di essa durante i periodi di digiuno.

Il carrubo, appartenente alla famiglia delle Fabaceae e al genere Ceratonia, è un albero sempreverde che può raggiungere i 10 metri di altezza e vivere fino a 500 anni. Predilige terreni aridi e climi caldi, e durante l’estate produce fiori rossastri, seguiti da baccelli verdi che maturano in un ricco marrone scuro. La pianta non solo ha valore economico e gastronomico, ma è anche apprezzata come ornamentale: molte vie, piazze e abitazioni nella Locride sono abbellite dalle sue fitte chiome, che offrono un’ombreggiatura preziosa durante le calde giornate estive.

In Italia, la carruba trova un ambiente favorevole lungo la costiera ligure, in Toscana e in diverse aree del centro-sud. Tuttavia, le coltivazioni più significative si trovano in Calabria e Sicilia. In Puglia, una legge regionale del 2007 ha classificato il carrubo come specie protetta per preservarne la coltivazione e sostenere la sua importanza economica. La provincia di Ragusa in Sicilia è particolarmente rilevante, coprendo circa il 70% della produzione nazionale e ospitando industrie che trasformano il frutto in semilavorati per il settore dolciario e alimentare.

La carruba si distingue per la sua versatilità in cucina. I suoi fiori sono preziosi per le api, producendo miele di alta qualità. I frutti possono essere consumati freschi, secchi o leggermente tostati, e in tempi di guerra o carestia, il seme veniva macinato per ottenere farina. Inoltre, i semi della carruba vengono utilizzati per produrre alcol etilico e liquori aromatizzati.

Dal punto di vista nutrizionale, la carruba è un vero e proprio alleato della salute. Ricca di fibre e polifenoli, favorisce una buona digestione e contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo. Con un apporto calorico di poco più di 200 calorie per 100 grammi, è ideale per diete dimagranti e offre un immediato senso di sazietà. Senza glutine e priva di caffeina, è un’ottima alternativa al cacao nella preparazione di dolci. La carruba è anche una preziosa fonte di antiossidanti, minerali come potassio, calcio, fosforo e magnesio, e vitamine del gruppo B, inclusa la B12, oltre agli acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6.

Nonostante il suo potenziale e i benefici comprovati, la carruba non ha ancora ricevuto il riconoscimento che merita. È fondamentale valorizzare questo frutto straordinario, non solo per le sue qualità nutrizionali e gastronomiche, ma anche per il suo impatto positivo sull’ambiente e l’economia locale. La Calabria, e in particolare la Locride, ha l’opportunità di mettere in luce questa risorsa preziosa, promuovendone la coltivazione e l’utilizzo in cucina per trarne tutti i benefici che può offrire.