Questo è il periodo in cui, di primo mattino o in tarda serata, diversi appassionati si ritrovano sulle colline del Capoluogo per scavare le cosiddette “vermiture”.
Il valore di mercato è molto elevato, perché vanno cavate dalla terra una ad una, e spesso supera le 50 euro al kg.
Basta essere muniti di una piccola zappa e il gioco è fatto.
Anzi, inizia il bello perché, una volta che il fieno è stato raccolto bisogna guardare con attenzione il terreno per capire dove si è intrufolata la lumaca.
Interpretati i piccoli segni, bisogna scavare, ma facendo attenzione, per evitare di danneggiare l’ essere vivente.
Alcuni anziani usavano la zappa anche a casaccio e a volte la fortuna è clemente con loro.
Raccolto un buon numero, si passa alla fase successiva, quella della cottura.
Rigorosamente con il pomodoro.
Poi bisogna gustarle all’antica, facendosi aiutare da uno stuzzicadenti.
In diversi quartieri del Capoluogo sulle lumache esiste un rito vero e proprio, nella preparazione e poi nel consumo.
Un buongustaio mangia sempre le vermiture in compagnia di un buon bicchiere di vino.
Davide Oliverio