Il chayote: dalla sua origine messicana alla coltivazione e trasformazione nella cucina calabrese, una guida completa su storia, tecniche di coltivazione, raccolta, conservazione e uso
Nel cuore della Calabria, dove la tradizione culinaria e agricola si intrecciano, cresce un ortaggio intrigante: il Chayote. Originario del Messico e dell’America centrale, questo vegetale della famiglia delle Cucurbitacee ha trovato una seconda casa nelle fertili terre calabresi. Conosciuto localmente come “masciùsc” o “lingua di lupo”, il Chayote si distingue per la sua forma ovale e spigolosa, simile a una grossa zucchina, che lo rende un ingrediente versatile e poco comune nella gastronomia italiana.
La coltivazione del Chayote è alla portata di tutti, anche per i meno esperti. Questa pianta rampicante è poco esigente e offre un raccolto generoso con pochi accorgimenti. Ecco alcuni suggerimenti per chi desidera cimentarsi nella coltivazione:
- Posizione e terreno: Scegliere un’area ben soleggiata e riparata dal vento. Il terreno ideale deve essere ricco di sostanza organica e potassio.
- Piantagione: Inserire il frutto maturo, intero, con la parte più appuntita rivolta verso l’alto. Questo metodo sfrutta il frutto stesso come fonte di nutrimento per il seme durante la germinazione.
- Supporti e irrigazione: Fornire alla pianta dei sostegni come graticci o reti per supportarne la crescita rampicante. Irrigare regolarmente, evitando però l’eccesso di acqua.
- Concimazione e protezione: Concimare con compost o letame maturo e proteggere la pianta dal gelo invernale con paglia o tessuto non tessuto.
La raccolta del Chayote avviene quando il frutto assume un colore giallognolo, ideale tra settembre e novembre. Il frutto si conserva bene in un luogo fresco e asciutto e può essere congelato dopo la sbucciatura e il taglio.
In cucina, il Chayote si distingue per la sua versatilità. Con un sapore delicato e una consistenza croccante, può essere utilizzato in diverse preparazioni. Ecco alcune idee per sfruttare al meglio questo ortaggio:
- Crudo: Ottimo in insalata, tagliato a fette sottili o a cubetti.
- Cotto: Può essere cucinato al vapore, in padella, al forno o in umido. Si sposa bene con altri ortaggi, carne, pesce, formaggi e spezie.
In Calabria, il Chayote trova spazio in piatti tradizionali come minestre, contorni, sformati e torte salate, arricchendo la cucina locale con il suo gusto unico e la sua croccantezza.