Cuddrurieddri: la deliziosa tradizione delle ciambelle calabresi per la festa dell’Immacolata, dalla ricetta antica alla tavola moderna
La Calabria, non sarebbe la stessa senza i cuddrurieddri. Queste deliziose ciambelle, simbolo della cucina calabrese, rappresentano un autentico viaggio nel tempo, grazie alla loro ricetta tramandata di generazione in generazione. Il loro sapore unico è il risultato di un mix di ingredienti semplici e facilmente reperibili: farina 00, purea di patate lesse, lievito di birra, acqua e sale.
Realizzate con un impasto morbido e soffice, le ciambelle vengono fritte fino a ottenere una crosticina dorata e croccante. I cuddrurieddri possono essere gustati caldi, passeggiando tra le vie di Cosenza come uno street food irresistibile, oppure serviti come antipasto insieme a salumi, formaggi, verdure e sottoli.
Questa ricetta antica è ancora oggi un’occasione per riunire la famiglia in cucina. Ogni membro partecipa alla preparazione, rendendo questo momento un’esperienza conviviale e carica di tradizione. Se preferite una versione dolce, potete passarli nello zucchero semolato con un pizzico di cannella, per un risultato che si sposa perfettamente con una tazza di tè caldo.
Per chi desidera sperimentare, l’impasto dei cuddrurieddri è estremamente versatile. Oltre alla versione tradizionale, si può usare per preparare gustosi panzerotti, farciti con pomodoro e mozzarella, che rappresentano un’altra specialità della cucina calabrese.
La preparazione dei cuddrurieddri inizia lessando le patate in acqua bollente. Una volta cotte e raffreddate leggermente, le patate vengono passate nello schiacciapatate e la polpa viene raccolta in una terrina. In una ciotolina a parte, si mescolano acqua tiepida, sale e lievito di birra, fino a sciogliere completamente il lievito.
Questo composto viene poi unito alle patate, mescolando fino a ottenere una crema omogenea. A questo punto, si aggiunge la farina e si impasta con le mani fino a formare un panetto liscio e compatto. L’impasto viene quindi diviso in pezzi da circa 140 grammi, che vengono lasciati lievitare per circa 30 minuti coperti da un canovaccio.
Una volta lievitati, si formano le ciambelle creando un foro al centro di ogni pallina di impasto. Infine, le ciambelle vengono fritte in olio di semi di arachide ben caldo fino a doratura.
I cuddrurieddri vanno serviti caldi, per apprezzare al meglio la loro consistenza soffice e il sapore avvolgente. Una volta assaggiati, sarà difficile resistere alla tentazione di prepararli ancora, continuando una tradizione che profuma di storia e amore per la cucina.