Avanti con il “modello Catanzaro” proposto da Food Centro Storico
Quella degli spazi esterni a servizio di bar e ristoranti è una battaglia che l’associazione Food Centro Storico porta avanti dalla sua nascita ed il 31 marzo, con il finire dello stato di di emergenza epidemiologica, dovrebbero venire meno le autorizzazioni rilasciate dall’Amministrazione comunale di Catanzaro per i dehor.
Oggi, a Palazzo De Nobili, si è svolta una riunione strategica con le commissioni Patrimonio (presieduta da Giuseppe Pisano) e Attività economiche (presieduta da Antonio Ursino), fortemente voluta dal gruppo associativo dei ristoratori, che ha richiesto anche la presenza delle associazioni di categoria e degli ordini professionali.
Hanno preso parte all’incontro, quindi, Mirea Rotundo, presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Confcommercio, Vitaliano Mongiardo, presidente Confersercenti Catanzaro, insieme ad alcuni rappresentanti dell’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti.
“E’ stata sicuramente una riunione proficua – afferma il Consiglio direttivo di Food Centro Storico – ed è emersa la volontà da parte delle Commissioni comunali di risolvere la problematica. Specifichiamo che sono già diverse settimane che stiamo dialogando con l’Amministrazione comunale, grazie all’interessamento dell’assessore Alessandra Lobello.”
“E’ evidente che ci vuole una regolamentazione più chiara – sottolinea Food Centro Storico – Al “modello Genova”, del quale si è parlato durante l’incontro, che prevede agevolazioni sino alla fine dell’anno, noi affianchiamo una proposta risolutiva, una volta per tutte.”
Ecco, quindi, il “modello Catanzaro”.
“Noi chiediamo – spiega l’associazione – la proroga dei dehors sino al 31 dicembre 2022 in modo da poter predisporre un regolamento che tenga conto dell’attuale assettoo della nostra città e, cioè, del decoro urbano, dell’aspetto urbanistico e della sicurezza. Per questa ragione abbiamo chiesto il coinvolgimento di esperti, come ingegneri ed architetti, e anche delle associazioni di categoria. Chiediamo che sia fatta una regolamentazione che abbia un’ampia visione, per il cittadino e per i pubblici esercenti.”
“Noi – presisa Food Centro Storico – preferiremmo pagare il suolo pubblico, ma chiediamo di avere gli spazi esterni che sono nati “grazie” all’emergenza pandemica e, ora, potrebbero traghettare il capoluogo verso un cambiamento radicale e positivo.”
“Attualmente – aggiunge l’associazione – abbiamo un regolamento obsoleto, che non considera le diverse esigenze di Catanzaro che sono differenti dal centro storico al quartiere marinaro. Noi non vogliamo procrastinare, come il “modello Genova”, ma vogliamo avanzare, ecco perché il “modello Catanzaro”. Una proroga si ma per attualizzare i regolamenti attualmente vigenti. Inoltre, nell’ultimo decreto del governo “Mille proroghe 2022”, è già previsto uno slittamento delle scadenze per gli spazi all’aperto fino al 30 giugno, il Comune deve solo attuarlo. Siamo felici che alcuni consiglieri comunali, rispetto alle posizioni ristrettive manifestate nei giorni scorsi, abbiamo modificato il tiro per percorrere una strada comune. Questo spiega anche la nostra volontà di convocare una riunione a più voci per fare squadra per il bene della città.”
Le prossime mosse? Lunedì 7 marzo si terrà un tavolo tecnico, alla presenza di due consiglieri comunali, uno di minoranza e uno di maggioranza, un rappresentante per ogni ordine professionale e sigla sindacale e, ovviamente Food Centro Storico. Ognuno porterà le proprie proposte che saranno discusse prima in Commissione e poi in Consiglio comunale.
Inoltre, l’associazione incontrerà a breve i vari candidati a Sindaco per chiedere i loro programmi e cosa intendano realizzare nei loro primi 100 giorni.