Eno-Oino: un viaggio sensoriale nel mondo del vino a Sibari
Dal 23 agosto al 30 settembre, Sibari diventa la meta imperdibile per gli amanti del vino e dell’archeologia grazie all’evento Eno-Oino. Questo affascinante percorso eno-archeologico si snoda dalla vigna al museo, per poi fare ritorno alle radici stesse della vigna. Organizzato dal Parco archeologico di Sibari in collaborazione con il Consorzio Tutela vini DOP Terre di Cosenza e il Peperoncino Jazz Festival, Eno–Oino offre un’esperienza completa che unisce storia, cultura, e ovviamente, vino.
L’iniziativa, che prende il via il 22 agosto con una presentazione esclusiva al Museo nazionale archeologico della Sibaritide, guida i visitatori attraverso quattro temi principali legati al vino nell’antichità: l’arrivo del vino in Italia, la sua circolazione, il ruolo nei banchetti e il suo significato sacro. Una selezione di reperti accuratamente scelti dalle riserve del Parco archeologico di Sibari sarà esposta, gettando luce sulle tradizioni enologiche del passato.
Le attività proposte durante il mese includono lezioni, conferenze, degustazioni, visite nelle vigne e nelle cantine, e una piacevole fusione di jazz e vino. Le masterclass, che coprono tematiche come la storia contemporanea del vino nella provincia di Cosenza, i grandi bianchi cosentini, la spumantizzazione e molto altro, rappresentano un’opportunità unica per approfondire le conoscenze sul mondo del vino e la sua connessione con la storia locale.
Un aspetto fondamentale dell’evento è l’interazione con i produttori di vini DOP Terre di Cosenza. L’evento “TERRE DI COSENZA RACCONTATA DAI PRODUTTORI” permette di scoprire le storie di aziende storiche e giovani produttori, gettando luce sulle origini e lo sviluppo dei loro progetti enologici.
Eno-Oino non si limita a essere un’esperienza eno-archeologica. Durante le “incursioni archeologiche” organizzate dal Parco archeologico di Sibari, gli archeologi mostreranno reperti inediti legati alla storia del vino e accompagneranno i visitatori in visite guidate alle cantine dei produttori DOP Terre di Cosenza, accompagnate dalla musica jazz. Questo connubio tra storia, enogastronomia e arte si manifesta in un’esperienza completa e coinvolgente.
Il direttore del Parco di Sibari, Filippo Demma, sottolinea come il gesto di alzare un bicchiere di vino sia radicato nelle antiche tradizioni del Mediterraneo. Il vino, oltre ad essere una bevanda, ha avuto un ruolo significativo nei rituali e nella creazione di legami sociali. La Calabria, con la sua ricca storia archeologica e letteraria, rivela un profondo legame con la coltivazione della vite e il consumo del vino.
In sintesi, Eno–Oino è un evento unico che coniuga storia, cultura e enogastronomia. Grazie alla collaborazione tra il Parco archeologico di Sibari e il Consorzio Terre di Cosenza, questa iniziativa non solo valorizza il patrimonio culturale della regione, ma contribuisce anche allo sviluppo territoriale della Sibaritide. Lasciatevi affascinare dalla storia millenaria del vino mentre assaporate prelibatezze enogastronomiche e note jazz, per un viaggio sensoriale nel passato e nel presente di questa affascinante terra.