Tra le antiche tradizioni culinare del sud italiano: un viaggio nei sapori inconfondibili delle frittole di maiale, preparate con maestria nella caddara
Le frittole di maiale rappresentano un’autentica prelibatezza culinaria tipica della pittoresca città di Reggio Calabria e delle sue zone circostanti. Questo piatto squisito prende forma attraverso un processo di cottura lenta di pezzi di maiale in una capiente pentola cilindrica chiamata “caddara”, che si protrae per circa sette ore.La magia inizia riscaldando la cotenna del maiale in un pentolone di rame stagnato, la caddara. Rivestendo l’interno del pentolone con la cotenna del maiale, assicurandosi che il grasso sia rivolto verso l’interno, il risultato è uno scioglimento graduale del grasso senza l’aggiunta di acqua.
Una volta che il grasso inizia a sciogliersi, si dispongono con cura costine e parti meno nobili del maiale, come collo, guancia, lingua, muso, orecchie, gamboni, pancia, rognoni e altre parti che altrimenti sarebbero difficili da consumare. Questi ingredienti vengono quindi lasciati bollire lentamente nel grasso per almeno sei ore, arricchiti solo da sale e occasionali mescolamenti. Questo processo permette alla carne di assorbire il sapore del grasso, diventando incredibilmente tenera e rendendo commestibili anche le parti cartilaginee.
La caddara, il pentolone speciale, diventa parte integrante della tradizione culinaria. Durante la macellazione, la caddara è spesso posta fuori dalle abitazioni contadine e di fronte alle macellerie della città. Il sabato, in particolare, la preparazione inizia presto per servire le frittole, accompagnate da pane e condite con pepe nero, già a metà mattinata. Le frittole sono da gustare preferibilmente calde.
A Reggio Calabria, le frittole sono un piatto immancabile durante la Festa della Madonna della Consolazione, la patrona della città, e in generale durante alcune festività come Natale e soprattutto nel periodo di Carnevale, specialmente durante il giovedì grasso.
In questi periodi, lungo le strade del centro cittadino, il profumo avvolgente delle frittole contribuisce a creare un’atmosfera festiva e pittoresca. La tradizione suggerisce di macellare il maiale solo nel periodo compreso tra la festa della Patrona e il martedì grasso. Sebbene, per ragioni commerciali, questa pratica sia stata disattesa in epoca recente, dopo il Carnevale, specialmente durante la Quaresima e nei mesi più caldi, diventa raro produrre frittole. La loro eccezionale bontà, unita alla tradizione radicata, rende le frittole di maiale una delizia culinaria intramontabile di Reggio Calabria.