Slow Wine 2024 elogia la crescita sostenibile e la qualità dei vini calabresi come guida illuminante per l’industria vinicola italiana
Slow Wine 2024, la prestigiosa guida ai vini di Slow Food Editore, lancia un’autentica lode alla Calabria del vino, celebrandone sia la qualità che l’impegno verso la sostenibilità. Questa quattordicesima edizione di Slow Wine, disponibile in libreria e online su slowfoodeditore.it a partire dall’11 ottobre, ha conferito alla regione calabrese un totale di sette riconoscimenti: 1 chiocciola, 1 bottiglia e ben 6 Top Wine.
Il panorama vinicolo calabrese, come evidenziato dalla guida Slow Wine, è in costante evoluzione verso una viticoltura pulita e rispettosa dell’ambiente. Sempre più aziende stanno abbracciando l’agricoltura biologica e biodinamica, segnando un’importante transizione nel settore. Nel 2021, dieci piccole aziende nel Cosentino hanno unito le forze sotto il nome di “Vignaioli Artigiani di Cosenza,” e quest’anno due di esse sono state riconosciute dalla guida, dimostrando che la strada intrapresa è la giusta.
I consorzi Terre di Cosenza e Terre di Reggio Calabria stanno svolgendo un ruolo fondamentale nel promuovere i vini, i vitigni e i produttori dei rispettivi territori. Nel Vibonese, oltre a riscoprire la tradizione dello Zibibbo calabrese, nuove aziende stanno sperimentando interpretazioni innovative. Anche l’Aspromonte, con un nuovo ingresso, si sta trasformando in un simbolo di una cultura italo-greca da preservare.
Slow Wine si impegna a narrare le storie delle migliori cantine italiane e delle etichette più interessanti, selezionate con cura da oltre 200 collaboratori distribuiti in tutta Italia. Ciò che rende questa guida unica è che ogni recensione proviene da visite dirette alle cantine, offrendo un quadro autentico e aggiornato dell’attuale panorama vitivinicolo italiano di alta qualità.
Nell’edizione 2024 di Slow Wine, un tema centrale è la crisi climatica e le sue profonde implicazioni sul mondo enologico. Le condizioni climatiche estreme e l’incidenza della peronospora hanno notevolmente ridotto la produzione in alcune regioni. La flavescenza contribuisce persino all’estinzione di alcune varietà di uve, e insetti provenienti da altri continenti rappresentano una minaccia. Questi fattori, nel loro insieme, stanno ridefinendo in modo significativo la produzione del vino italiano e pongono importanti domande riguardo ai prezzi delle uve e ai rischi connessi alla speculazione.
In un’epoca in cui la sostenibilità e la qualità sono sempre più fondamentali nel mondo del vino, la Calabria emerge come un esempio virtuoso. Grazie all’impegno delle aziende locali e al riconoscimento da parte di Slow Wine, la Calabria del vino sta dimostrando che la strada verso la qualità e la sostenibilità è quella giusta da seguire.