Il gusto dell’anticipazione: le prime fasi della vendemmia 2023 in Calabria
La stagione della vendemmia è alle porte in Calabria e sebbene la raccolta vera e propria non sia ancora entrata nel vivo, le prime fasi sono già in corso per lo Zibibbo da spumantizzare e alcune varietà precoci come Chardonnay e Sauvignon. Queste uve presentano parametri tecnologici bilanciati, pronti per dare il via alla produzione del vino del 2023.
La scelta della data di raccolta è fondamentale per preservare l’intensità aromatica, le note e le sfumature erbacee e vegetali di frutta fresca che caratterizzano il vino finale.
Nell’azienda Mazzarò di Rocco Mazza a Borgia, è iniziata la produzione del primo e unico spumante Charmat della Calabria, giunto alla sua seconda annata. L’enologo Stefano Coppola è il responsabile della vendemmia, supervisionando la raccolta dei grappoli, monitorando l’evoluzione della maturazione, campionando acini e analizzando zuccheri e acidità per valutare lo stato fisiologico delle piante e l’idratazione delle uve.
“Le uve Zibibbo destinate alla spumantizzazione sono mature e sane, con sedici gradi di zuccheri e una buona acidità. Quindi, ad agosto, inizierà la raccolta per preparare il vino base, che deve possedere freschezza e una delicata tonalità di colore. All’alba, quando la freschezza della notte è ancora presente, le uve vengono raccolte a mano e trasportate in cantina a Frascineto presso la cantina Campoverde, dove saranno vinificate”, afferma Coppola.
Nel processo di vinificazione, i grappoli vengono precondizionati per abbassarne la temperatura, quindi pressati. Il mosto fiore, defecato a 16°C, inizia il processo di fermentazione. Dopo due settimane di contatto con i lieviti, la cuvée, caratterizzata da un eccellente equilibrio chimico e sensoriale, è pronta per la rifermentazione. Durante questa fase, il vino base, con un tenore alcolico di 10,5°, viene arricchito con CO2 e bollicine attraverso l’aggiunta di zuccheri e lieviti selezionati. La primavera vedrà la messa in bottiglia del vino, pronto a esprimere fragranza con le tipiche note del Moscato e la sua vivacità.
Il risultato, lo Zibibbo spumante, etichettato come Uvì, si presenta come un’eccellente scelta per un aperitivo autoctono che esprime appieno il terroir, rivelando un’alternativa valida alle più conosciute bollicine estere.
Per quanto riguarda lo Zibibbo proveniente da altre zone della Calabria, come Pizzo e Costa Viola, la raccolta si protrarrà per altre due settimane. Qui, a causa delle condizioni climatiche calde e della mancanza di piogge, la maturazione è stata ritardata, e l’attesa mira a ottenere uve più mature e ricche, necessarie per produrre un vino secco di alta qualità.
Settembre, invece, porterà con sé una varietà di grappoli maturi, sia di uve bianche tardive che di uve rosse e nere ricche di colori e di composti polifenolici, promettendo di regalarci vini rossi che saranno indimenticabili.