Mostarda di uva fragola: la dolcezza della tradizione calabrese

Mostarda di uva fragola
Mostarda di uva fragola

Mostarda di uva calabrese: la tradizione di una confettura dolce e versatile, dalla preparazione semplice alla conservazione, per esaltare i sapori della calabria

Quando si parla di mostarda, il pensiero va immediatamente ai prodotti con senape tipici dell’Italia settentrionale. In Calabria, il termine “mostarda” si riferisce a una confettura di uva fragola dal sapore unico e autentico, preparata senza pectina. Questo dolce regionale è un esempio di come le tradizioni culinarie locali possano offrire gusti eccezionali e versatili.

La mostarda di uva calabrese si distingue per la sua semplicità e per l’uso di ingredienti freschi e locali. L’uva fragola, raccolta direttamente dai vigneti calabresi, viene trasformata in una confettura perfetta per farcire crostate, biscotti e dolci tipici come i bocconotti. Ma non finisce qui: questa confettura si sposa magnificamente anche con carni, formaggi, o semplicemente spalmata su una fetta di pane o una fetta biscottata.

Nonostante il nome possa trarre in inganno, la mostarda calabrese non ha nulla a che vedere con i condimenti piccanti tipici di altre regioni italiane. In Calabria, infatti, la “mostarda” è una delizia dolce che necessita di poco zucchero grazie alla naturale dolcezza dell’uva fragola. Il procedimento di preparazione, tradizionalmente eseguito con uno strumento chiamato “crivo” o “u crivu”, un setaccio artigianale, conferisce alla mostarda una consistenza e un sapore distintivi.

Ingredienti e preparazione:

Per preparare la mostarda di uva calabrese, avrai bisogno dei seguenti ingredienti:

  • Uva fragola: 1 kg (peso degli acini)
  • Zucchero: 150 g
  • Succo di limone: mezzo cucchiaio

Procedimento:

  1. Lava i grappoli di uva fragola e lasciali asciugare in un colapasta.
  2. Separare gli acini dalle bucce, utilizzando due ciotole.
  3. In una pentola, cuoci gli acini a fuoco medio per circa 15 minuti, finché i semi non iniziano a galleggiare.
  4. Filtra il composto con un colapasta per rimuovere i semi e rimetti il liquido nella pentola.
  5. Aggiungi le bucce conservate, lo zucchero e il succo di limone al composto filtrato.
  6. Cuoci a fuoco medio per circa un’ora, mescolando di tanto in tanto.
  7. Verifica la consistenza della mostarda versandone un cucchiaino su un piattino; deve essere gelificata.
  8. Versa la mostarda bollente in vasetti sterilizzati, chiudili e capovolgili, coprendoli con una coperta fino al giorno successivo.

Per una conservazione ottimale, puoi bollire i vasetti pieni in acqua per circa 15 minuti per garantire il sottovuoto. La mostarda di uva calabrese, se conservata correttamente, può durare fino a due anni, permettendoti di fare scorta e godere di questo dolce tradizionale per lungo tempo.

Riscoprire la mostarda di uva calabrese è un viaggio nei sapori autentici e nella semplicità delle tradizioni culinarie. Non resta che mettersi all’opera e assaporare questo dolce tipico della Calabria!