Il mese di novembre è un po’ particolare, malinconico, anche perché si modifica l’ orario e la sera fa buio prima del solito. Per questa ragione c’ è la necessità di fermarsi, specialmente la domenica e condividere con calma il pranzo insieme a tutta la famiglia.
In un passato non troppo lontano le nonne organizzano il tutto, cucinando a fuoco lento il ragù, preparando della pasta fatta in casa e contorni vari. Oggigiorno è più difficile ancorarsi al passato anche perché i tempi sono ridotti e i nonni aiutano i figli occupandosi spesso dei nipoti. Quindi non c’ è più il tempo per preparare tante portate, ma non per questo bisogna rinunciare al gusto e alla possibilità di vivere la convivialità nel migliore dei modi. E allora cosa si fa?
Ogni famiglia porta un piatto pronto a casa dei nonni condiviso in seguito da tutti i componenti. Se la nonna si occupa del primo, una famiglia del secondo, l’ altra del contorno e così via. Poi c’ è chi porta il vino e chi il dolce. Nell’ era della collaborazione anche i pranzi sono diventati un puzzle fatto di tanti pezzi incastrati secondo un ordine preciso.
Un menù tipo, non solo a novembre
Cosa preparo la domenica? Sicuramente della pasta al forno con le polpettine, questo è un primo che non tramonta mai soprattutto in Calabria. Il secondo preferito da grandi e piccini è la cotoletta, la consigliamo di pollo perché più salutare e leggere. E poi delle patate fritte insieme ai peperoni, e il pranzo è servito.
Il cibo è una festa, è vero che quando si pranza in compagnia si mangia di più, poi da lunedì si può pensare ad un regime alimentare più rigoroso, nel fine settima è quasi tutto concesso, anche un buon gelato!