L’origano come rimedio naturale: benefici per la salute e il benessere
L’origano selvatico della Calabria, appartenente alla specie Origanum Vulgare, si distingue come la varietà più diffusa nella regione. Grazie al suo profumo e aroma intensi, questa pianta cresce spontaneamente lungo la costa calabrese, in aree costiere, terreni aridi e soleggiati. La raccolta dell’origano è diventata una vera tradizione per i calabresi, che preferiscono raccoglierlo alla fine di giugno, in particolare il 24, giorno di San Giovanni Battista.
Una volta raccolte le piantine, queste vengono accuratamente ripulite dalle erbacce, raggruppate in mazzetti e sospese a testa in giù per l’essiccazione al riparo dal sole. Successivamente, l’origano viene conservato per lunghi periodi. È possibile mantenere la sua freschezza e fragranza per più di un anno, conservandolo in sacchetti di carta o barattoli di vetro, sbriciolando i fili di origano, foglie e fiori compresi.
La cucina calabrese ne fa ampio uso per conferire sapore a numerosi piatti a base di carne e pesce. Pensate all’insalata di pomodori e cipolla di Tropea senza l’aggiunta di origano, o al famoso Morzello di Catanzaro. E cosa dire delle olive verdi ammaccate o delle fette di pane casereccio condite con olio d’oliva, peperoncino e origano? L’origano conferisce un tocco di gusto distintivo e appagante a queste prelibatezze.
La parola “origano” deriva dalla combinazione delle parole greche “oros” (montagna) e “ganos” (splendore). Il suo significato, “splendore della montagna”, è stato attribuito a questa pianta per la sua grazia e la sua abbondante fioritura durante il periodo appropriato. Ciò lo rende unico rispetto alle altre piante aromatiche è il fatto che raggiunge il massimo dell’aroma solo dopo l’essiccazione. Oltre ad essere ampiamente utilizzato in aromaterapia, gli infusi sono un ottimo rimedio naturale contro la tosse e i disturbi digestivi.
L’origano selvatico della Calabria è, pertanto, molto più di una semplice pianta aromatica. Rappresenta un autentico gioiello culinario e un’eredità preziosa per la regione. La sua coltivazione e il suo utilizzo continuano a tramandarsi di generazione in generazione, arricchendo i sapori e gli aromi della cucina calabrese e conquistando il palato di chiunque abbia la fortuna di assaporarlo.