Confagricoltura ha reso noto che un italiano su quattro ha preferito trascorrere le vacanze pasquali in un agriturismo della penisola.
La scelta è quindi ricaduta sulle tavolate di famiglia a base di cibo di qualità magari a chilometro zero.
Nel 2022, “l’estate, dopo un importante numero di prenotazioni all’inizio dell’anno, ha subito un rallentamento, soprattutto dall’extra Europa.” Hanno pesato i rincari dei combustibili e anche delle materie prime alle quali si sono aggiunti i rincari del gas e dell’elettricità.
AGRITURIST 2023: tutto esaurito per i pranzi anche a Pasquetta in agriturismo
“La vacanza in agriturismo è la prima scelta degli italiani per Pasqua e Pasquetta. I segnali del territorio vanno verso il ‘tutto esaurito’, soprattutto nella ristorazione. E, se il meteo ce lo permetterà, potremo raggiungere anche un 20% di crescita rispetto allo scorso anno. Per il primo lungo week end di primavera gli ospiti che scelgono l’agriturismo sono storicamente gli italiani, anche se assistiamo al forte ritorno dei turisti, americani in primis”.
Lo ha affermato Augusto Congionti, presidente di Agriturist, rendendo noti i risultati raccolti dalle aziende associate per Pasqua e i prossimi ponti di aprile e maggio.
In Italia le aziende agrituristiche attive sono più di 25.000. Più della metà dei comuni italiani ne ospita almeno una.
Quasi la metà di questi offre almeno tre servizi e più di una su tre è condotta da un’imprenditrice.
Una scelta di stile di vita
La campagna ha un forte richiamo soprattutto durante le prime belle giornate dell’anno. Si cerca il contatto con la natura e il ritrovarsi all’aria aperta con famiglia e amici.
“Crescono i sostenitori delle vacanze sempreverdi: aria aperta, mete vicine, ambienti genuini, ritmi di vita più lenti, eccellenze enogastronomiche da assaggiare – spiega Agriturist – sono la ricetta perfetta per una vacanza ideale, che unisce ospitalità familiare alla buona cucina e alle attività agro-culturali, senza dimenticare il benessere psico-fisico.“
Molto gettonati gli agriturismi della campagna in collina, un po’ meno quelli montani
C’è però una difficoltà oggettiva a trovare personale e nonostante ci sia molta richiesta continuano a pesare i rincari delle materie prime e delle utenze.
“In un anno, la farina è aumentata del 150%, lo zucchero del 100%, latte, carni e ortaggi dell’80% e oltre il 150% i costi energetici. Per contro, responsabilmente, gli imprenditori agrituristici hanno solo leggermente ritoccato i loro prezzi.” (Confagricoltura)
Gli agriturismi in alcune regioni italiane hanno registrato un aumento di richieste notevole
Al sud, le prenotazioni negli agriturismi sono state un vero e proprio successo.
In Sicilia, le prenotazioni per Pasqua e pasquetta sono andate benissimo sebbene ci sia stata meno richiesta per il pernottamento. A richiedere pranzi e cene sono stati gli italiani. Molto pochi gli strnieri.
In Calabria si registra una forte crescita e un incremento dei turisti stranieri.
La Puglia registra il sold out sia per le camere che per la ristorazione.
In Abruzzo c’è un incremento del 20% dovuto soprattutto a turisti stranieri.
Bene anche la Campania dove a fare da padrone sono soprattutto le aziende agrituristiche della costiera. Tutto esaurito sia per la ristorazione che per i pernottamenti.
Nel Lazio le prenotazioni sono incrementate del 15%. La richiesta è da parte di turisti italiani. Le zone più gettonate sono Roma e la Tuscia.
L’Umbria vede richiesta da parte di famiglie con bambini in cerca di fattorie e di città d’arte.
In Toscana si registra una forte presenza di americani, soprattutto nella zone del Chianti.
Per l’Emilia Romagna si rileva “mixando turismo d’affari con quello ricreativo, culturale ed esperienziale; prossime festività pasquali all’insegna di soggiorni brevi e ristorazione al completo.”
Boom della ristorazione in Liguria.
Per il Piemonte, buona la presenza di turisti soprattutto da Germania, Francia, Svizzera e USA.
Lombardia al completo, dove a farla da padrona è stata Brescia seguita dai laghi.
Per il Veneto sono maggiormente richieste le zone del litorale, le colline, il mare, laghi e campagna soprattutto per la ristorazione; buona la presenza straniera.
Vacanze in agriturismo per rispondere alla pandemia
“Il settore dell’agriturismo italiano, con le sue peculiarità uniche al mondo, si conferma una parte strategica all’interno dell’offerta turistica nazionale. Ci siamo finalmente gettati alle spalle la pandemia – conclude il presidente di Agriturist Augusto Congionti – e i risultati lo stanno dimostrando. Si ricomincia con una maggiore pianificazione e programmazione delle proprie vacanze anche se preoccupa, soprattutto in vista della prossima stagione estiva, la difficoltà a reperire personale”.
Coldiretti: Pasqua in Calabria tra scampagnate e agriturismo