Diversi consumatori non sono consapevoli che ciò che comperano al supermercato, infatti scegliendo il vasetto delle olive nere si potrebbe cadere in errore. Quando dagli scaffali selezionano questo tipo di olive, potrebbero non essere pienamente consapevoli di quello che hanno riposto nel carrello, proprio perché i nostri occhi le vedono di un colore, ma in realtà potrebbero essere realmente di un altro, grazie all’ aggiunta di coloranti che le trasformano da verdi a nere. Purtroppo per esigenze commerciali molti consumatori sono confusi perché acquistano le olive convinti di comperarne una tipologia, ma in realtà ne stanno scegliendo un altro tipo.
Qual è il motivo?
La lavorazione delle olive nere è più costosa perché si possono rovinare facilmente, ricordiamo che il frutto di colore nero è più delicato e ha bisogna di maggiore attenzione. Quindi per semplificare, invece di raccogliere le specie nere, vengono raccolte quelle verdi, poi colorate.
Come faccio a difendermi dai coloranti aggiunti alle olive?
Basta leggere la lista degli ingredienti che compongono il prodotto, se troviamo scritto gluconato ferroso e lattato ferroso, siamo certi che il colore originale non è il nero. Comunque i due coloranti utilizzati risultano essere non pericolosi per la salute.
Sarebbe meglio consumare quelle verdi?
È auspicabile consumare le olive verdi in caso dovessero avere aggiunti dei coloranti, ma ricordiamo che in natura le olive nere esistono e sono molto gustose come ad esempio quelle taggiasche. Quando parliamo di olive nere c’ è da capire che non sono diverse da quelle verdi, ma ciò che va preso in considerazione è il grado di maturazione. In una prima fase sono verdi, poi dopo alcuni mesi inizia naturalmente il processo di maturazione, quando il frutto è maturo tende al violaceo, al “nero” per intenderci. In questo percorso naturale la maturazione può non essere omogenea, mentre utilizzando il gluconato ferroso e il lattato ferroso, questa problematica non si pone.