La Calabria avvia il nuovo piano olivicolo regionale: un percorso di rilancio della filiera con il recupero degli oliveti obsoleti, la meccanizzazione dei processi produttivi
Un incontro tecnico nella Cittadella regionale ha segnato un passo importante per il futuro del settore olivicolo in Calabria, con l’introduzione del nuovo Piano Olivicolo Regionale. Questo ambizioso progetto è stato sviluppato dal Dipartimento Agricoltura, con il supporto dei ricercatori del Crea-Ofa e di Arsac, dopo un profondo percorso di consultazione con gli agricoltori e gli olivicultori calabresi. Tra i protagonisti dell’incontro, l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, insieme a Giuseppe Iiritano, direttore generale del Dipartimento, e Francesco Chiellino, dirigente del settore Competitività. Presenti anche Enzo Perri, direttore del Crea-Ofa, e Orlando Cimino, responsabile della sede di Rende del Crea Politiche e Bioeconomia.
Gianluca Gallo ha sottolineato l’importanza di questo piano come risultato di una fase di riflessione e confronto con le istituzioni scientifiche e gli attori principali della filiera olivicolo-olearia. L’obiettivo è chiaro: rafforzare la competitività della Calabria, una delle regioni più rilevanti al mondo per la produzione di olio, seconda solo alla Puglia in Italia con i suoi 160.000 ettari di oliveti.
Il Piano Olivicolo Regionale si propone di consolidare la filiera produttiva puntando su vari aspetti strategici. Tra i principali interventi previsti ci sono il recupero degli oliveti secolari ormai obsoleti, l’introduzione di nuovi oliveti intensivi e ad alta densità, e l’adozione di varietà autoctone e italiane. Un altro obiettivo fondamentale riguarda la meccanizzazione delle operazioni di raccolta e potatura, per migliorare l’efficienza produttiva, e l’innovazione nei processi di estrazione dell’olio, con un focus sulla meccanizzazione per garantire oli vergini di oliva di alta qualità.
Il piano, dopo una fase di concertazione, è in fase di approvazione e segnerà una svolta per l’intero settore olivicolo della regione. La parola chiave, secondo l’assessore Gallo, è aggregazione: l’idea centrale è che il rilancio del settore debba avvenire attraverso la valorizzazione della filiera piuttosto che dei singoli attori, per costruire una rete di impresa che possa affrontare con successo le sfide del mercato globale.
Il nuovo Piano Olivicolo Regionale mira a rendere la Calabria ancora più competitiva, valorizzando il suo patrimonio olivicolo e stimolando innovazione e aggregazione tra gli operatori del settore. Un passo importante per garantire che la regione continui a essere un punto di riferimento nel panorama mondiale dell’olio d’oliva.
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