Il rito della salsa di pomodoro: come le famiglie calabresi mantengono viva la tradizione estiva trasformando i pomodori freschi in una passata artigianale, unendo tecniche culinarie e legami familiari in un ritualità annuale
In ogni estate che si rispetti, c’è un appuntamento immancabile nelle case del Sud Italia: la preparazione della salsa di pomodoro. Questo rituale, profondamente radicato nella tradizione calabrese, trasforma la cucina in un vivace laboratorio familiare, avvolto dai profumi del pomodoro che cuoce lentamente e del basilico fresco.
Il processo di preparazione della salsa di pomodoro è un’armonia di suoni e gesti che coinvolgono tutta la famiglia. Sin dall’alba, i membri di ogni nucleo familiare si dedicano con entusiasmo a questo compito, che un tempo poteva durare giorni interi. Ogni persona ha un ruolo ben definito, che contribuisce a rendere l’attività non solo un momento di approvvigionamento alimentare, ma anche un’occasione per rinvigorire i legami familiari e sociali. Nei tempi passati, il rito della salsa era un’importante occasione di aggregazione, unendo generazioni e vicini in un’atmosfera di condivisione e tradizione.
Purtroppo, il rito della salsa di pomodoro rischia di svanire. Le famiglie moderne sono meno numerose e coese, a causa delle distanze fisiche e dei ritmi frenetici della vita contemporanea. Inoltre, la disponibilità di sughi pronti nei supermercati, sebbene più economica, non riesce a replicare il sapore autentico della salsa fatta in casa. Nonostante questo, coloro che decidono di affrontare la preparazione domestica della salsa sanno bene che ogni vasetto racchiude il vero sapore dell’estate, fatto di pomodoro fresco, basilico e tradizione.
Per preparare una passata di pomodoro degna della tradizione, è fondamentale prestare attenzione ai dettagli. La scelta dei pomodori è cruciale: i San Marzano sono considerati i migliori per la loro consistenza e sapore, ma anche i pomodorini Piccadilly o i Datterini possono offrire ottimi risultati. È essenziale che i pomodori siano sodi, profumati e privi di ammaccature.
La preparazione inizia con un accurato lavaggio e la rimozione dei filamenti bianchi, che potrebbero compromettere il risultato finale. Dopo aver spezzettato la polpa, i pomodori vengono cotti in un grande pentolone finché la buccia non si raggrinzisce. La macinazione della polpa, preferibilmente effettuata con un passaverdure elettrico, segue la cottura.
La scelta dei barattoli è altrettanto importante. Si consiglia di usare contenitori a chiusura ermetica o con capsula, precedentemente sterilizzati. La sterilizzazione dei barattoli di vetro avviene bollendoli in acqua per almeno 30 minuti. Una volta riempiti con la salsa calda, i barattoli vengono nuovamente immersi in acqua calda e bolliti per un’ora, garantendo così la formazione del sottovuoto e la conservazione ottimale.
Il giorno successivo, i barattoli, ormai sigillati, sono pronti per essere riposti in un luogo fresco e asciutto. Questo processo non solo preserva la salsa per tutto l’anno, ma continua a mantenere viva una tradizione che celebra il legame tra cibo, famiglia e cultura.
Preparare la salsa di pomodoro non è solo un compito culinario; è un atto d’amore verso le proprie radici e verso le persone care. In ogni vasetto di salsa, infatti, c’è un pezzetto di estate e un ricordo prezioso da condividere.