Slow Food sul Pollino: i legumi come risorsa per il pianeta

Fagiolo poverello bianco
Fagiolo poverello bianco

Il meeting internazionale di Slow Food che celebra i legumi come risorsa alimentare, culturale e sostenibile per combattere la fame e promuovere il benessere del pianeta

Il Parco Nazionale del Pollino, con i comuni di Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello, ospiterà quest’anno l’edizione 2024 di Slow Beans, il meeting promosso dalla comunità leguminosa di Slow Food. Dal 6 all’8 dicembre, produttori italiani ed europei provenienti da Francia, Germania, Spagna, Polonia e Turchia si riuniranno per discutere dell’importanza non solo nutrizionale, ma anche culturale e ambientale dei legumi.

Michelangelo D’Ambrosio, presidente di Slow Food Calabria, ha illustrato in conferenza stampa il potenziale dei legumi come “alimento di cambiamento” per il pianeta. Questo meeting, infatti, si propone di sensibilizzare i consumatori sull’impatto positivo che la scelta dei legumi può avere sul benessere umano e sull’ecosistema, una visione condivisa anche da Roberta Billitteri, vicepresidente di Slow Food Italia. “Scegliendo i legumi, si può fare politica attraverso il cibo,” ha dichiarato Billitteri, “e contribuire concretamente al benessere collettivo.”

L’iniziativa, ideata da Slow Food Italia in collaborazione con il Presidio Fagiolo Poverello Bianco e sostenuta da Slow Food Calabria e dalla condotta Valle del Mercure-Pollino, si inserisce nel programma Calabria Straordinaria. Oltre a essere una vetrina di confronto sulle tecniche di coltivazione e sulle buone pratiche del settore, Slow Beans vuole mostrare come i legumi possano rappresentare una risposta alla crisi alimentare globale, grazie alla loro capacità di crescere in diverse condizioni e al loro valore nutrizionale.

L’evento gode del supporto della Regione Calabria, dell’Arsac e di enti locali come il Parco Nazionale del Pollino e il GAL Pollino Sviluppo. I comuni ospitanti, infatti, hanno sostenuto la creazione della Denominazione Comunale di Origine (De.Co.) e del presidio Slow Food Fagiolo Poverello Bianco, un’iniziativa che, come ricorda Teresa Maradei, presidente della condotta Valle del Mercure-Pollino, ha avvicinato molti giovani e donne alla terra, recuperando un legume a rischio di estinzione.

Ideatore di Slow Beans, Marco Del Pistoia ha ribadito come i legumi, a lungo considerati un “cibo povero,” rappresentino invece una risorsa fondamentale per combattere la fame nel mondo. Con la loro capacità di nutrire in modo sostenibile e di arricchire i terreni, i legumi si presentano oggi come un simbolo di speranza e di cambiamento, pronto a prendere il centro della scena al Pollino in questo dicembre.

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